Metti il migliore attacco (70 reti) contro la peggiore difesa (56 reti) della serie A nel piatto e la goleada è servita, Lecce colpito e affondato. Ma è anche la partita tra la Panchina d'Oro Gasperini e la Panchina d'Argento Liverani del 2019, uno scontro tra tecnici "giochisti" e si vede. La differenza la fa la facilità di andare in rete degli orobici e forse la migliore tenuta fisica degli stessi. Applausi meritati ai nerazzurri dai tifosi giallorossi, applausi per l'ex Muriel, applausi di incoraggiamento per il Lecce. Bene così.

In sintesi, Lecce aggressivo in avvio e Atalanta sorniona, clamorosa autorete di Donati al 17', poi raddoppio dell'incontenibile Zapata, prodezza a giro di Saponara, infine pareggio al 40' di Donati, che si fa perdonare l'errore precedente, su assist di Saponara. Si chiude così il primo tempo al "Via del Mare", il forte vento di scirocco sembra soffiare dalla nostra parte. Nella ripresa l'Atalanta dilaga. Una sinfonia di reti, Zapata, tornato in forma per l'occasione, Muriel e soci sono superiori. Nel Lecce la grinta, se mai c'è stata in partita, lascia il posto alla rassegnazione. Sconfitta prevedibile contro una squadra che continua a crescere anche in Europa, siamo sinceri.

Punto e a capo, non ci sono commenti da fare, partita che farà storia per il punteggio e le statistiche, pensiamo al prossimo avversario, al Milan, ospite qui in città nel posticipo serale di lunedì. Gara delicata, il Lecce deve reagire, dando un segnale forte e chiaro. Auspicabile qualche novità in campo. Un discorso a parte lo merita il campionato, interrotto a metà dal feroce Covid19. Senza fare commenti inappropriati, pensiamo che così ci sia un po' di confusione sul reale andamento del torneo, recuperare presto le partite rinviate e rinviare per intero una giornata, magari tutta a porte chiuse, potrebbe essere la soluzione migliore per tutti.

Lecce-Atalanta 2-7

 

Stefano Bonatesta