{mosimage} Sabato 4 e domenica 5 aprile torna a Sternatia (Le) Canti di Passione, rassegna dedicata ai canti della Settimana Santa organizzata dall’Amministrazione Comunale di Sternatia in collaborazione con Edizioni Kurumuny e le associazioni Asterìa, Aveleddha e Antama.

Sabato 4 Aprile alle ore 19.30 presso la Chiesa di San Vincenzo andrà in scena la rappresentazione teatrale La tragedia di Cristo dell’Associazione Culturale Tragoidìa per la regia di Giglio Pellegrino con la partecipazione di Ninfa Giannuzzi

Domenica 5 Aprile dalle ore 19.00 consueto programma itinerante. Si parte dalla Chiesa di San Vito con i Cantori di Zollino, a seguire nella Chiesa di San Vincenzo si esibiranno i Cantori di Alezio. Dopo nella Chiesa Maria SS: Assunta suoneranno Giusy Zagari Ensemble concentus, Triace e Asterìa. Dopo il passaggio a Porta Filìa con La totarella, Antonio Melegari e Andrea Stefanizzi, il programma si chiuderà in Piazza Castello con i Cantori di Villa Castelli.

Canti di Passione

La poesia popolare grica raggiunge una delle più alte espressioni nelle vicende che narrano la vita e la morte di Cristo. Tutti i linguaggi espressivi di una cultura, canto, poesia, teatro, si sintetizzano in questo dramma umano-divino, essenza stessa del divenire. In questi canti si contemplano gli ultimi istanti, della vita di Gesù. Solo di fronte alla morte, solo nella condizione umana, con la propria responsabilità e tragica consapevolezza che l’essenza umana contempla la morte.

Nella Grecìa salentina il Canto di Passione ha resistito al tempo e alle mode, consegnandoci, attraverso il suo svolgimento liturgico, l’essenza del divenire umano. La Passione in lingua grica può sicuramente essere considerata una delle forme più antiche di teatro popolare e espressione più genuina delle sacre rappresentazioni che nel XII secolo erano presenti in tutta Italia.

La Passione e Santu Lazzaru venivano cantati nella settimana delle Palme. La vita nelle comunità a base agricola-pastorale era scandita dai grandi avvenimenti liturgici e fra essi la Pasqua con la sua liturgia complessa e piena di simbolismi, quali morte rinascita-resurrezione, che simboleggiano da sempre il risveglio della natura, il passaggio dall’inverno alla primavera. Allora i nostri contadini smettevano i panni di duri lavoratori della terra e indossavano i panni di finissimi cantori , in questo caso de I Passiùna tu Cristù e Santu Lazzaru.

In genere due cantori, un fisarmonicista o organettista accompagnati da un portatore di palma si presentavano nei crocicchi dei paesi e a turno, una strofa a testa, cantavano e mimavano il canto di Gesù. Spesso si recavano anche nelle masserie a portare rappresentare la morte e resurrezione.

Il contenuto della Passione e del Santu Lazzaru narra della vita e delle pene che patisce Cristo e del dolore straziante di una madre che si aggira dolente in cerca del frutto della vita: il figlio. La Passione rappresenta la pietas popolare e la modalità più complessa e articolata attraverso la quale il popolo esprime il suo misticismo e la necessità di comunicare con la divinità.

CANTORI DI ZOLLINO

I Passiuna tu Christù rappresenta per Zollino la testimonianza più alta della propria identità grica. Antimo Pellegrino, uno dei cantori più anziani della Grecìa Salentina, è depositario dell’autenticità di questa cantica tramandata, con viva voce ed appassionata gestualità, sino ad oggi. All’altro storico cantore di Zollino Tommaso Lifonso, scomparso da poco, e a Pino Zimba è dedicata questa edizione dei Canti di Passione.

CANTORI DI ALEZIO

I canti i che questo gruppo ripropone sono Lu Lazzarenu e Le Matinate, due canti in cui si esprime, rispettivamente la passione di Cristo, e la gioia di ritornare a cantare dopo i quaranta giorni di preghiera.

Il gruppo dei cantori di Alezio e formato da: Luigi De Pascali, Federico De Pascali, Fernando Greco, Divina Tramacere e Elisa Primiceri.

GIUSY ZAGARI ENSEMBLE CONCENTUS

Giusy Zagary, soprano, svolge un’intensa attività concertistica sia come cantante che come pianista; nel 2000 ha cantato nella Basilica di San Pietro in Roma alla presenza di Sua Santità Giovanni Paolo II. Dal 2004 è direttore Artistico del Coro Polifonico Amici della Musica di Aradeo. Per l’occasione sarà accompagnata dall’ensemble “Concentus Pro Musica Antiqua”, che è un’ensemble strumentale fondato nel 1992 con lo scopo principale di riscoprire e diffondere la musica del XVII e XVIII secolo volgendo una particolare attenzione verso composizioni e compositori poco eseguiti senza tuttavia trascurare i capolavori dei grandi compositori.

TRIACE

Tre voci salentine che s’incontrano, che dialogano, che s’inseguono attraverso un linguaggio comune: la musica. Emanuela Gabrieli, Alessia Tondo e Carla Petrachi coniugando i personali percorsi musicali utilizzano le voci come “strumento” attraverso la polifonia, così prende vita il progetto Triace. Per l’occasione presentano lo spettacolo dal titolo “Miserere Mei”, accompagnate al contrabbasso da Marco Bardoscia jazzista di gran rilievo, Triace nel proprio stile, interpreta gli antichi suoni dolorosi della passione dell’Italia centrale e meridionale. Un viaggio nei canti devozionali e di questua che raccontano la Passione di Gesù e il dolore di Maria con le sonorità dell’Abruzzo, del Molise e i canti Arbresh della Calabria, sino ad arrivare nel Salento.

ASTERÌA

Il gruppo nasce nel 1993 su iniziativa di Giorgio V. Filieri appassionato di cultura e tradizioni della Grecìa Salentina ed erede di una famiglia di “sonaturi atse travudia”, cioè suonatori di canti popolari. Grazie a questo gruppo sono ritornate a vivere a Sternatia tante tradizioni come I Passiuna tu Cristù, cantata in griko nelle masserie della zona durante la settimana santa, e la Strina, canto natalizio della Strenna e tante manifestazioni legate al carnevale ed alle feste dei santi.

ANTONIO MELEGARI E ANDREA STEFANIZZI

Sono i portatori del Santu Lazzaru di Cutrofiano, ad insegnare il canto ai due sono stati proprio l'indimenticabile cantore Uccio Bandello e Uccio Aloisi.

Antonio e Andrea sono stati da sempre attratti dal canto de Lu Santu Lazzaru, ed è per questo che hanno fatto un'accurata ricerca per tramandare e portare avanti la melodia originale priva di variazioni.

LA TOTARELLA

Il gruppo presenta un repertorio di musica tradizionale, espressione della cultura popolare dell’area del Pollino, ai confini calabro-lucani, costituito dalle diverse suonate per danza (pastorali, tarantelle), dai canti di lavoro ai canti propiziatori, d’amore e di corteggiamento, sino ai canti sacri in uso nelle diverse feste religiose lucane e calabre nelle quali si mescolano e convivono residui di paganesimo ed elementi e motivi cristiani.

I CANTORI DI VILLA CASTELLI

Vito Nigro, Pasquale Barletta e Francesco Barletta sono tra gli interpreti più rappresentativi della tradizione di pizziche, serenate e stornelli per organetto di Villa Castelli, provincia di Brindisi al confine tra la bassa Murgia e le Gravine joniche, vero e proprio "Paese dell’Organetto". Vasto è anche il repertorio di musiche e canti di questua pasquale.

Per ulteriori info 3299886391 (Giovanni Chiriatti)

 

Gianluca Calò