Diciamolo senza mezzi termini, ora la serie A è più lontana. La pesante sconfitta a Marassi rende la salvezza molto difficile, anche se sulla carta il calendario del Lecce appare più abbordabile di quello del Genoa a cominciare dalla prossima giornata, la 35ma, in programma Lecce-Brescia e il derby Sampdoria-Genoa. Poi Bologna, Udinese e Parma per il Lecce e Inter, Sassuolo e Verona per il Genoa. Allo sprint finale tutto può ancora accadere, ma il Lecce non può più fallire e dovrebbe vincere per sperare tre partite su quattro. Un'impresa da giganti del calcio, ma nello sport, però, non bisogna mollare. Ci auguriamo tutti che il Lecce possa ancora farcela, senza illusioni, occorre accettare serenamente il verdetto del campo.

Contro il Genoa la partita si commenta da sola. Il Lecce parte forte, ma al 7' è già in svantaggio, solito errore della difesa, azione corale dei rossoblù, assist dell'intramontabile Pandev e Sanabria segna. Giallorossi allo sbando, provano a rendersi pericolosi, poi alla fine del primo tempo rigore a favore e clamoroso errore dal dischetto di Mancosu, al suo secondo rigore sbagliato. Calcia alto sopra la traversa e buonanotte. Nella ripresa riscatto di Mancosu che pareggia al 60' con un cross che si trasforma in un tiro e inganna tutti, Perin compreso. Il Lecce prova a raddoppiare con Barak, ma al 81' arriva la doccia fredda, autentica beffa, l'autorete di Gabriel. Palo del polacco Jagiello, il pallone rimbalza sulla schiena del portiere e carambola in porta. Addio salvezza.

La "mazzata" è dura da mandar giù, sconforto generale e retrocessione più vicina. Un atteggiamento più determinato, da ritrovare, è importante, da mr Liverani alla squadra, ci sono ancora le motivazioni giuste per lottare, per sperare, per coronare una stagione anomala nel migliore dei modi. Infermeria permettendo, vinciamo contro il Brescia e vediamo cosa succede nel derby della Lanterna.                                                                                   Genoa-Lecce 2-1;

Stefano Bonatesta