«Un tempo colorato, il mondo diventato oscurato». È una sorta di constatazione su quanto sia cambiata la vita quella che Gian Luca Ingrosso compie con la sua nuova raccolta di poesia del titolo semplice, genuino e immediato: «Poesie di Gianluca Ingrosso». Il giovane autore di Salice Salentino, con la passione per la musica e per la poesia, questa volta propone una breve silloge con solo nove componimenti, scritti sempre con il cuore ancor prima che con la penna. Sono le emozioni semplici della vita quella che Ingrosso propone, dal calore familiare con  «Camino» al fascino e alla suggestione de «Il tetto», i cui versi finali recitano: «Arrivò la sera e il camino si accese nuovamente per riscaldare molti cuori, e da Natale riscaldò molti amori…», quasi un inno al volersi bene e al riscoprire i valori della casa e della famiglia. E poi «Pallone», dove c’è un contrasto tra la serenità e la spensieratezza quasi ignara di un gioco in un cortile, mentre nello stesso tempo in mare si consuma la tragedia dei migranti. «…il mare si macchiò di rosso e di nero», recitano alcuni versi. Gian Luca Ingrosso scrive le sue poesie ogni volta che il cuore glielo suggerisce, di getto. Due diplomi, oltre a scrivere poesie Gian Luca è anche un musicista. Suona infatti il flicorno contrabasso con lo storico concerto bandistico Città di Conversano «Piantoni», con il quale gira il meridione d’Italia per feste patronali. Ama i poeti classici, adora Dante e lo Stil Novo e di Giovanni Pascoli dice di emulare la poetica del Fanciullino.