Mestamente il Lecce esce di scena, lascia il palcoscenico più prestigioso del calcio italiano, lo fa con l'onore delle armi. C'è tanta delusione, è ovvio, ma sportivamente accettiamo il verdetto. Il Lecce esce dignitosamente dalla serie A, con 35 punti in classifica, 9 vittorie, 8 pareggi, 21 sconfitte, 52 reti fatte e 85 subite. Queste ultime sono la nota dolente del Lecce, quella che ci ha fatto scivolare verso la B, frutto spesso di imperdonabili errori o distrazioni.

E' quello che è successo contro il Parma, altre quattro reti incassate al "Via del Mare" sono tante. La rocambolesca autorete di Lucioni all'11' ha tagliato le gambe ai giallorossi, che hanno dovuto affrontare una partita in salita, con il caldo torrido e le energie allo stremo. Le notizie sconfortanti che giungevano da "Marassi" hanno reso la serata ancora più amara, il Genoa vinceva già 3-0 nel primo tempo. A nulla è servita la parziale rimonta di Barak e Meccariello nei primi 45', e l'undicesima rete di Lapadula in A (record personale) nella ripresa. Il Parma, squadra ben impostata dal bravo D'Aversa, non ci ha concesso nulla con i suoi futuri "campioncini". La rassegnazione è visibile sui volti dei giallorossi, che fino all'ultima giornata hanno saputo tenere vive le speranze di salvezza.

Non si poteva chiedere di più alla squadra in questo, purtroppo, strano campionato, sospeso prima e ripreso dopo a ritmi sostenuti. Ci auguriamo che il club leccese non abbia contraccolpi societari, ma il presidente ha assicurato che si ripartirà dalla B con un progetto serio. Il solco tracciato dalla società è quello giusto, due promozioni consecutive e una stagione di A non programmata e disputata con onore sono sotto gli occhi di tutti. Recriminare, polemizzare, protestare non serve a nulla, chi lo fa non vuole realmente bene alla squadra. Pensiamo al futuro del Lecce.

Per la serie cadetta si potrebbe ripartire da Gabriel, Lucioni, Meccariello, Rossettini, Rispoli, Petriccione, Mancosu, Tachtsidis, forse Paz, Majer, Falco, Deiola, Shakhov e forse Lapadula, in sostanza dall'ossatura della promozione più alcuni calciatori che avrebbero maggiori possibilità di restare. Anche mister Liverani potrebbe rimanere, ma corrono voci di un suo trasferimento quasi certo al Cagliari. Tra gli allenatori sulla piazza, vedremmo bene a Lecce Zenga. Ma questo è solo fantacalcio. Chiaramente non spetta a noi dare indicazioni tecniche, lo staff del Lecce, smaltita la delusione, si metterà al lavoro per costruire una squadra competitiva per la serie B. Grazie per averci fatto vivere una nuova ed emozionante stagione di serie A dopo tanti anni di assenza. Forza Lecce.                                                     Lecce-Parma 3-4;

Stefano Bonatesta