La vita quotidiana, le famiglie devastate e quelle ritrovate, gli ospedali, gli amori persi per sempre, i «piani B», gli eventi naturali, gli impegni politici, i segreti, i decreti, i caffè, le cadute, i sogni sommersi, le riconciliazioni, le letture, le fughe. La vita di sei donne riletta alla luce dei giorni del Covid-19. Ne parla Simona Cleopazzo nel suo nuovo libro «Questi giorni» (Edizioni Sensibili alle Foglie). Irene, Grazia, Simona, Rosi, Anna, Silvia scrivono ogni giorno, creando sei punti di vista diversi sulla vita che, oggi, si plasmano e si somigliano. Nella prosa c’è sempre stata la voce, ma in questi giorni la voce non c’è, ci sono solo gli sguardi. Occorre riconoscersi al volo nella bufera. Un libro e uno scorrere delle pagine lontani da ogni possibile convenzionalità, trappola in cui l’argomento potrebbe far cadere, ma profondo e straripante di spunti di riflessione. Simona Cleopazzo vive a Lecce e si occupa di scrittura e di progetti femministi. È volontaria in carcere dal 1996. Ha pubblicato gli instant book: Donne di pace (2006), Bikaloro, contro le mutilazioni genitali femminili (2008), L’essenziale è invisibile agli occhi (2010) e i romanzi: Tre noci moscate nella dote della sposa (Lupo editore, 2012); Irene e Frida (Musicaos, 2016); 150+1 appunti sull’amore e sulla scrittura (Collettiva, edizioni indipendenti, 2018).