Si ritorna sulla terra, l'atteso big match è finito male, troppi voli pindarici di inizio stagione hanno sgretolato il Lecce a Brescia. Pesante sconfitta, senza attenuanti, a parte la rete di Meccariello annullata per fuorigioco nella ripresa. Rete valida del pareggio, ma non concessa dall'arbitro. Non deve costituire un alibi.

Ndoj Ndoj Ayè, sembra un canto di guerra. Le rondinelle di Lopez sono apparse da subito più intraprendenti e concrete, il Lecce invece ha dato l'impressione per gran parte della partita di essere una squadra imballata, fuori giri. Qualche fiammata dei singoli e poco altro, niente per una squadra da vertice.

Bisogna dare il tempo a Corini di trovare la formazione ideale, i giusti equilibri, il mix vincente, la squadra rifondata da Corvino deve ancora emergere. Non vorremmo però che le polemiche degli ultimi giorni, tra Mancosu, Tachtsidis e la società, abbiamo lasciato degli strascichi di tensione nello spogliatoio. Non sarebbe professionale. Noi non le commentiamo. Questo Lecce può fare certamente di più, il nuovo progetto societario è a lungo corso.

Al "Rigamonti" l'ossatura più collaudata del Brescia ha avuto il sopravvento sul rinnovato Lecce, il tridente giallorosso, cambiato nella ripresa da Corini, non ha inciso, ma ha lasciato intravedere le sue potenzialità. Si torna in città delusi, con la consapevolezza che c'è molto da lavorare e poco tempo per riposare. Si ricomincia subito in vista del turno infrasettimanale (4° giornata) al "Via del Mare" con la nobile decaduta Cremonese. Salvo ripensamenti, speriamo che la prima spedizione dei mille giallorossi sugli spalti possa ridare fiducia e smalto alla squadra.                      Brescia-Lecce 3-0;

Stefano Bonatesta