Prossima partita al “Via del Mare” contro l’Ascoli nella 21ma giornata, attualmente ex fanalino di coda, all’andata il Lecce si impose in trasferta 2-0. Sembrano già altri tempi, la delusione per la retrocessione era ancora viva come la voglia di tornare presto in alto. Adesso sono i giovani la vera forza del Lecce, in prospettiva, questo prevede il lungimirante progetto del ds. Corvino. Alcuni sembrano molto promettenti, dei campioncini in erba pronti a spiccare il salto di qualità, la fortuna, si spera, del Lecce che verrà.

Sul fronte calciomercato siamo in dirittura d’arrivo, il primo febbraio si chiude. Filippo Falco dice addio al Lecce e approda in una grande squadra europea, la Stella Rossa di Belgrado. Auguriamo al ragazzo le soddisfazioni sportive che merita. Senza le ali della fantasia, quelle di Falco, il Lecce si arena un po’ in campionato. Sia ben chiaro, il Pordenone è una formazione di tutto rispetto, ambiziosa, il punto in trasferta vale oro, ma per chi coltiva sogni di gloria si poteva fare di più. L’Empoli capolista viaggia a tutto spiano, sono dieci i punti di differenza, 41 azzurri, 31 giallorossi e in mezzo…

Bisogna macinare gioco e soprattutto punti per la promozione. Bisogna sudare sul campo, correre con la palla e senza, giocare di testa e di squadra, con una visione ampia, senza aggrovigliarsi nei tatticismi e negli schemi. Diciamo, avvio di girone promettente, vediamo cosa succede con l’Ascoli che, battendo il Brescia, è tornata a respirare.

Contro il Pordenone è finita pari e patta, partita equilibrata, accesa, l’esperienza del tecnico Tesser si fa sentire tra i suoi, che non mollano, giocano a viso aperto, ci provano, rintuzzano in un ping pong continuo di fronte. Senza il Taxi squalificato in cabina di regia, Corini ci riprova con il talentuoso Hjulmand. Nel primo tempo 11ma rete di Coda che si smarca in area e segna al 14’, replica poco dopo il Pordenone su respinta corta di Gabriel con il classico tap-in di Musiolik, che pareggia al 19’. Il primo tempo si consuma così.

Nella ripresa la musica cambia poco, i friulani non stanno a guardare, migliore il palleggio dei neroverdi, palo di Mancosu, Rodriguez entrato al 62’ non punge, Pisacane salva in extremis sulla linea di porta il pareggio, sfuma così il successo che avrebbe potuto riaprire la corsa del Lecce.

Peccato, adesso i giallorossi devono marciare con un altro passo, il secondo posto è alla nostra portata ma occhio a non perdere il treno dei play-off, il passo è breve, la classifica è corta.

Pordenone-Lecce 1-1;

Stefano Bonatesta