Colpo grosso ascolano al “Via del Mare”, i bianconeri tornano a casa con un bottino pieno, mentre il Lecce rimedia la quarta sconfitta stagionale regalando la rimonta agli avversari nel momento in cui era atteso al varco per un rilancio in grande stile. Così va il calcio, da una vittoria data per scontata siamo passati ad una cocente sconfitta, di un Lecce che, pur avendo ampi margini di miglioramento, ha bisogno di un reset generale per non continuare a girare ancora a vuoto.

Si è interrotta la striscia positiva di sei turni, 4 pareggi e due vittorie, la nota dolente del cammino giallorosso sono i dieci pareggi collezionati che giustificano il ritardo dalla vetta. Dieci pareggi sono tanti, da parte del tecnico Corini ravvisiamo una certa dose di prudenza in funzione della gestione del risultato. L’atteggiamento poco aggressivo, una squadra che non graffia più, un Lecce che appare fiacco, spento, compassato, senza quella tensione agonistica, quella carica tipica delle compagini vincenti.

Occorre un cambio di passo e di mentalità per tornare in alto, così facendo il rischio di perdere terreno dalla vetta e di navigare a centro classifica è più concreto. Abbiamo un'altra partita in casa per risollevarci, contro un Brescia che più di noi fa fatica a trovare il passo delle grandi dopo la retrocessione, dieci punti di distacco (31 il Lecce e 21 il Brescia con una partita ancora da giocare) offrono ai giallorossi il pretesto di partire favoriti e di voler cancellare lo smacco subito.

Contro l’Ascoli non c’è stata una partita esaltante. In campo Corini fa debuttare il buon vecchio Maggio dal primo minuto a tirare la carretta sulla fascia destra, con Tachtsidis tornato al suo posto da regista, i nuovi Pisacane e Hjulmand confermati, Coda e Stepinski coppia d’attacco. L’avvio è di marca ascolana, i bianconeri rinvigoriti dal nuovo tecnico Sottil appaiono più aggressivi nella manovra. Nel Lecce, più compassato, ci provano Mancosu, Tachtsidis, poi al terzo tentativo sblocca il risultato al 23’ Stepinski di testa su cross di Coda. Lo stesso Coda fallisce la rete dell’uno-due al 24’, che poteva essere decisiva per la vittoria. Nessun timore reverenziale dell’Ascoli che al 28’ pareggia i conti con Dionisi, favorito dall’errore marchiano di Stepinski.

Nella ripresa l’Ascoli più spavaldo impegna Gabriel più volte, fino al tap-in del raddoppio del solito Dionisi al 57’. Il Lecce reagisce, Coda si divora una rete fatta, Rodriguez subentrato nella ripresa prova a rendersi pericoloso, ma è Lucioni a compiere il salvataggio decisivo sulla linea di porta. I giallorossi si riportano in avanti, Nikolov ci prova di testa, poi è Rodriguez a procurarsi il rigore allo scadere con cui il Lecce spera di acciuffare il pareggio. Errore clamoroso dal dischetto del capitano Mancosu, che spara alto al 91’ e buonanotte a tutti. L’Ascoli merita la vittoria per la caparbietà messa in campo e si tira momentaneamente fuori dalla zona retrocessione. Attendiamo il riscatto del Lecce contro il Brescia nel turno infrasettimanale.

Sul fronte mercato le ultime novità sono l’acquisto dell’attaccante nazionale turco Yalcin, che dovrebbe in qualche modo sostituire Falco, l’arrivo dello svincolato Maggio, un veterano del calcio italiano, per sostituire lo sfortunato Adjapong, la risoluzione del contratto di Lo Faso e la cessione di Dubickas. Al Lecce è arrivato anche Hasic, giovane difensore svedese che comincerà dalla Primavera. Pugno duro della società che ha per ora escluso dalla rosa l’attaccante Pettinari. Il calciomercato si è chiuso lo scorso primo febbraio, tranne Maggio, rinforzo giunto in extremis per un grave infortunio di gioco che terrà Adjapong fermo per alcuni mesi, nel Lecce si continua a lavorare in prospettiva, per rilanciare la squadra in campionato e per essere più competitivi nel prossimo che verrà, A o B.

Lecce-Ascoli 1-2;

Stefano Bonatesta