Se pensiamo che la partita con il Brescia solo due anni fa era il match clou della serie cadetta, abbiamo detto tutto. In due stagioni molte cose sono cambiate, ambedue le formazioni sono approdate in A dopo alcuni anni di assenza, poi l’amara retrocessione, da mettere in conto per delle matricole, ma ancora difficile da superare appieno per entrambe. Ed ecco che la partita della gloria diventa una partita quasi normale, del riscatto, del rilancio, di voglia di tornare ad essere protagonisti in campionato.

Così non è stato, il Lecce colleziona il suo undicesimo pareggio in 22 giornate, rimanendo ottavo in classifica a 32 punti. Troppi pareggi per poter ambire ad una promozione diretta, mentre il Monza insidia il primato all’Empoli. Accantonati il primo ed il secondo posto al Lecce non resta che pensare ai play-off, centrare questo traguardo, magari scalando la classifica di tre o quattro posti ci sembra ora l’obiettivo più realistico. Intanto, con il Brescia abbiamo visto una squadra che continua a gestire male le partite, soprattutto il vantaggio. E’ inutile recriminare sugli errori arbitrali, i margini per chiudere positivamente la gara c’erano tutti.

Partita dai due volti, in avvio di primo tempo fermato Coda in fuorigioco, il Lecce prova a fare la partita, cerca di imporre il proprio gioco, si rende pericoloso con Hjulmand. Le rondinelle con alcune ripartenze efficaci ristabiliscono presto l’equilibrio in campo. Brescia pericoloso con Ayè, poi la partita scivola lentamente verso la fine del primo tempo con pochi sussulti, in chiusura è ancora Hjulmand a mettere un po’ di pepe alla gara avara di occasioni.

Nel secondo tempo il tecnico Corini lascia in panchina Tachtsidis, Mancosu e Stepinski, arriva così dopo 23’’ la rete del vantaggio dello spagnolo Rodriguez, alla sua terza rete in giallorosso. Siamo al 46’, assist di Coda. Il Lecce sfiora il raddoppio, che arriva al 58’ con la prima rete di Bjorkengren di testa. Il club leccese sembra avere la partita in pugno. Il Brescia, guidato dal neo tecnico spagnolo Clotet, si scuote, reagisce e al 75’ Bisoli arpiona la respinta corta di Gabriel e manda in rete. Forcing del Lecce per tentare di chiudere la partita, ma Ayè è in agguato e al 92’ di testa trova la rete del pareggio.

Amarissimo, risultato ancora beffardo. Mr Corini a rischio. L’episodio del fuorigioco non deve sembrare un alibi per i giallorossi, l’atteggiamento in campo non sempre è all’altezza della gara, ci si rilassa troppo, in generale, i cali di tensione sono evidenti.

In trasferta la 23ma giornata contro la Cremonese (2-2 all’andata). Bisogna provare a vincere, in questo momento tre o quattro vittorie di fila sarebbero determinanti. La squadra c’è, lo dimostra il prolifico attacco giallorosso, occorre ritrovare presto energie, smalto, calma ed entusiasmo. Simu leccesi.

Lecce-Brescia 2-2;

Stefano Bonatesta