Riflessioni spirituali, tra ragionamenti sulle gesta eroiche narrate nella cultura classica occidentale e bisogno di andare oltre. È molto di più di un compendio il libro di Anna Rita Merico, «Era un raggio… entrò da Est», edito da Musicaos Editore, con un intervento di Annalucia Cudazzo. «Questa raccolta contiene produzione di testi dal 2015 al 2018 – dice l’autrice - All’interno di questo tratto di percorso ho vissuto la necessità di tornare a riflettere su Pagine cardine della produzione simbolico-letteraria del Mediterraneo: l’Antico Testamento, l’Odissea, la Tragedia. Riflettere l’Origine del farsi della nostra Umanità è passo imprescindibile e sul quale tornare più volte nel corso dell’esistenza. La lettura e ri-lettura di questi testi dona il sapore degli intrecci che legano le vicende umane al tema della trasformazione (Odissea), della elaborazione spirituale (Antico Testamento con i suoi riverberi nella cultura medioevale), della coralità (la Tragedia). Il Raggio che entra da Est è il primo raggio di sole che all’alba inonda gli altari delle Chiese Bizantine le quali sono tutte rivolte ad Est e prendono da Costantinopoli la direzione sorgiva della Spiritualità». Il «viaggio» che l’autrice compie, portando con sé il lettore, quasi attraverso un rapimento mistico, è a ritroso, nel tempo e nella memoria, sino a giungere in un luogo e in un’epoca non definita ma da cui far partire una profonda riflessione che possa poi portare ad una creazione di una nuova coscienza. «Il primo raggio del mattino entra da un opercolo morbido e silente che sovrasta l’Altare, tavola di forma lineare che rimanda all’essenzialità della struttura del Dolmen - spiega la Merico - È affascinante il solo poter pensare a questa architettura di linearissima proiezione che porta il simbolico di questo Raggio sulla Tavola di ogni Altare dall’antica Bisanzio al Sud Italia. È la fascinazione di una cartografia dell’anima. È un raggio colmo di significati simbolici dinanzi cui, chinare il capo, è naturale movimento ritmico di dentro. È misura sacra del tempo». Anna Rita Merico è nata a Nola. Lunga attività di ricercatrice sulle sponde mediterranee lì dove è avvenuto il passaggio dalla lingua orale alla parola scritta, dalla Sapienza al Logos. Appassionata cartografa del limes in cui il tellurico Ordine delle Madri è stato reso invisibile dall’Ordine dei Padri generando contemporaneità e l’attualità d’ogni nostra domanda.