La pandemia, la ferocia sociale e l’umanità che si riscopre fragile. Walter Cerfeda indaga ed esamina a fondo quanto la società, italiana soprattutto, sta vivendo nell’ultimo anno. Lo fa in maniera cristallina e puntuale con «Cristalli», il suo nuovo romanzo pubblicato dalle edizioni «Il Raggio Verde». Una vita come tante quella di Raffaele e sua moglie Valeria, scandita da imprevisti e problemi quotidiani affrontati sempre insieme in modo ordinato e sereno. E il loro figlio, Filippo, non ha avuto alcuna incertezza ad andarsene lontano per provare non solo a costruirsi un futuro ma ancora di più per mettersi alla prova e misurarsi con le asperità della vita. Una storia che si svolge nello scenario di un paesino del Salento, situato vicino ad un mare limpido e lucente, dominato da un promontorio che si affaccia sulla bellezza stordente di una natura pressoché incontaminata. Tutto però all’improvviso viene sconvolto da un virus inafferrabile e crudele che, in poco tempo, distrugge ogni cosa, ricacciando il mondo in un buio gelido che sembra non finire mai. Così un’umanità che si riteneva potente e sicura di sé, si è invece di colpo scoperta indifesa e fragile, proprio come un cristallo che un niente può ridurre in frantumi. Cosa fare allora perché ciò non accada? E come riuscire a produrre un altro vaccino in grado di sconfiggere anche la malattia della paura e dello smarrimento, della solitudine e della povertà? «Cristalli» è un libro avvincente che, attraverso il racconto di vicende e personaggi non facilmente dimenticabili, apre uno squarcio nel buio in cui siamo caduti e getta una luce possente per illuminare la strada che ora finalmente dovremmo riuscire a percorrere. Walter Cerfeda, narratore e saggista, è nato a Bari, con una lunga carriera professionale nel campo delle politiche economiche e sociali svolta anche a livello internazionale come dirigente dell’Unione europea, a Bruxelles. Tra i suoi romanzi «Il diaframma dell’infelicità», «Lunedì», «I Pupari», e per i tipi de «Il Raggio Verde» la sua firma è su «Allegoria», «Coprifuoco», «Con le scarpe di cartone», conseguendo numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Premio Firenze e il Premio Roma. È stato selezionato come finalista al premio Mario Soldati, al premio Le Muse di Pisa, al premio Corato, al premio Lucca e al premio Città di Castello. Molte le opere di saggistica tra le quali «Un nuovo contratto sociale», «La nuova Europa». Nel 2020 gli è stato riconosciuto un premio alla carriera di scrittore e saggista dal Premio internazionale Marzani. Collabora con numerose Università italiane ed estere e riviste nazionali e internazionali.