Quattro voci per parlare di versi e di poeti. Si chiama «Il tempo che viene» il ciclo di incontri attorno alla poesia e al suo rapporto con il tempo presente nato da un’idea di Cristiano Sormani Valli e Gianluigi Gherzi e realizzato con la collaborazione della casa editrice AnimaMundi. L’appuntamento è per giovedì 11 marzo alle 21 in diretta sulla pagina Facebook «AnimaMundi Otranto» con Eleonora Nitti Capone ed Emiliano Cribari che dialogheranno con altri due poeti, Gianluigi Gherzi e Cristiano Sormani Valli. «Il tempo che viene» è una domanda fatta all’arte, e in particolare alla poesia, sulla forma, i modi, i riti con cui la parola può ritornare ad accompagnare le nostre vite. In questo momento così difficile e incerto, esacerbato dalla pandemia e dal distanziamento sociale, scosso da nuove, urgenti domande circa la direzione fin qui intrapresa e l’esigenza, sempre più urgente, di riappropriarci di una prospettiva di sviluppo umano sostenibile, la parola e la sensibilità dei poeti può contribuire a una riflessione inedita e aperta. Con questa idea prosegue il ciclo di AnimaMundi, dopo gli incontri già realizzati con Giuseppe Semeraro, Mariachiara Tirinzoni, Claudia Fabris, Antonio Ferrara. Eleonora Ines Nitti Capone studia Lettere classiche all’Alma Mater Studiorum di Bologna e lavora con il teatro. Ha pubblicato Maria dei Meschini (Oltretutto libri, 2018), Primo Fuoco (Musicaos Editore, 2019) e di recente ha partecipato alla raccolta poetica Sulla Paura – Parole in soccorso ai tempi del coronavirus (AnimaMundi 2020). «La parola buona» è la sua ultima raccolta in libreria per i tipi di AnimaMundi Edizioni. I versi scritti da Eleonora Ines Nitti Capone anelano a un immenso che rima con misericordia, condivisione, generosità e fede. Che lo si chiami Dio, savio trattato come figlio di asinari, maestro o uomo lucente, queste poesie sono preghiere di speranza e abbandono, attese per un tempo di luce in cui fare festa, gratitudine da offrire al prossimo anche nel dolore. Emiliano Cribari, autore poliedrico attivo e premiato nel mondo del cinema, in cui ha lavorato per anni come regista (Brokers eroi per gioco, Festa del cinema di Roma 2008), della fotografia e del fotogiornalismo, affianca alla sua vasta esperienza artistica che passa anche dal teatro e dalla poesia un amore primitivo per la montagna, il quale lo conduce, dal 2019, alla scelta di operare come guida ambientale escursionistica. «La vita minima» (AnimaMundi 2020) rappresenta il punto di raccordo delle diverse anime dell’autore. Emiliano Cribari è nato a Firenze nel 1977. Dal 1999 inizia a sperimentare nel contesto di svariati ambiti artistici: dalla poesia al teatro, dalla fotografia all'audiovisivo. In ambito teatrale, firma il testo e la regia dei monologhi Signori si muore (2007), Bò (2005). Nel 2019 pubblica la raccolta La cura degli istanti (Transeuropa).