Ha le tinte di un noir, l’incalzare di un giallo ed è ammantato sotto l’ala del romanzo di ambiente, quello leccese negli anni a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Luigi Giorgino sceglie la Lecce lo sfondo della malavita salentina per il tema del suo romanzo «Il cavallo della Sacra Corona» edito dall’editrice «I libri di Icaro». Con una narrazione incalzante e scorrevole in un romanzo sui generis, Giorgino mette in fila con incredibile ordine e linearità una serie di eventi e di vicissitudini che si snoda lungo un filo narrativo di oltre trent’anni. Lo sfondo della criminalità salentina rende l’opera un omaggio al genere pulp, ma con caratterizzazioni proprie e una spiccata vocazione folclorica in cui la cultura pugliese emerge in tutte le sue specificità e i suoi cliché. Il prologo si svolge, infatti, a metà degli anni ‘90, nel Salento, in un lido balneare della provincia, su spiagge non ancora invase dal turismo di massa. Dario ha dodici anni e assiste ad una scena di sesso omosessuale tra i suoi amici, restandone turbato. Si incontreranno tutti vent’anni dopo, ognuno caratterizzato da percorsi ed esperienze diverse. Dario è un professore di filosofia che sbarca il lunario impartendo lezioni private mentre è intento a ricostruire la sua vita in seguito a un matrimonio fallimentare con una giovane rampante manager dell’impresa di famiglia. Angelo è un giovane boss della Sacra Corona Unita, l’organizzazione criminale egemone in Salento, è dedito al traffico di cocaina e allo sfruttamento della prostituzione; Salvatore e Toni sono i suoi sgherri. L’ultimo, Sergio, ha seguito percorsi più fantasiosi. I loro destini si intrecceranno ancora, nel bene e nel male, e sarà il mondo del crimine a fare da background a tutte le vicende, che vedono coinvolte persone comuni insieme alle loro famiglie, con risultati del tutto inattesi. Il libro introduce i singoli personaggi con cura per il contesto, l’ambiente e i sentimenti che li animano, per poi coinvolgerli tutti in un crescendo fatto di azione e colpi di scena. Luigi Giorgino è nato a Lecce nel 1958, ma vive ad Ancona. Avvocato, giurista d’impresa specializzato nelle opere pubbliche, ex direttore di una associazione di categoria. Nella sua professione ha scritto e pubblicato solo su temi giuridici ed economico-finanziari, come su «Stato e Mercato» (il Mulino) e «Rivista trimestrale degli appalti» (Maggioli), occupandosi di divulgazione in materia di appalti, aggregazioni tra imprese, legislazione delle opere pubbliche. Da sempre appassionato di storia e letteratura, ha abbandonato completamente i lavori pubblici dedicandosi allo studio e alla scrittura.