L'Orpheus Award 2021 a Vince Abbracciante nella categoria jazz. Il fisarmonicista ostunese ha conquistato (ex aequo con Simone Zanchini) il prestigioso riconoscimento, Premio della critica per le produzioni fisarmonicistiche italiane organizzato dall'associazione Promozione arte e diretto da Gerlando Gatto, che coinvolge diciassette esperti e critici di riviste italiane e internazionali e che per il biennio 2019/2020 ha visto la segnalazione di ben 45 produzioni discografiche. Vince Abbracciante se lo è aggiudicato grazie al brano «Terranima», prodotto nel 2019 dall'etichetta discografica pugliese Dodicilune (distribuito da Ird e Believe Digital) con il sostegno di Mibac (oggi Mic) e Siae nell’ambito dell’iniziativa «S'illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura». «Sono felice e orgoglioso di questo premio in quanto viene attribuito ogni anno alle migliori produzioni italiane di fisarmonica in ambito jazz, classico e world music – dichiara Abbracciante -. In questo periodo davvero complicato per l’arte, ricevere un riconoscimento per quello che si è fatto, è uno stimolo notevole per continuare a produrre musica. Terranima – aggiunge - è l’album che mi sta regalando più soddisfazioni in termini di apprezzamento di critica e soprattutto di pubblico. Nella scrittura delle nove composizioni originali ho ricercato la cantabilità delle melodie. La melodia mi permette di parlare direttamente al cuore di chi ascolta e riuscire a far cantare uno strumento come la fisarmonica». Il musicista e compositore è affiancato dall'ensemble composto da Nando Di Modugno (chitarra), Giorgio Vendola (contrabbasso) e dall'Alkemia Quartet - Marcello De Francesco e Leo Gadaleta (violino), Alfonso Mastrapasqua (viola) e Giovanni Astorino (violoncello), arricchito per questa nuova produzione dalla presenza di Gabriele Mirabassi (clarinetto), Aldo Di Caterino (flauto), Nicola Puntillo (clarinetto basso), Giuseppe Smaldino (corno, shell) e Pino Basile (percussioni). In «Terranima» si incrociano istanze, desideri e sogni che profumano di terre lontane e di idee esotiche, pur restando fortemente ancorata alla terra della nascita e del nòstos. Negli arabeschi sonori creati da Abbracciante si trova qualcosa di antico e un che di nuovo. C'è il sapore della terra salentina che ribadisce il forte legame dell'autore con la Puglia e c'è allo stesso tempo la gentilezza del sospiro jazz che ricorda Astor Piazzolla con inesausta malinconia. Il disco esprime il senso di un’intera regione, colta e popolare. Per ordire questa trama, Abbracciante utilizza lo strumento principale della musica popolare italiana, la fisarmonica, in un discorso che diventa una sola voce con gli archi dell’orchestra e con la voce solista di uno straordinario ospite, Gabriele Mirabassi. In primavera il fisarmonicista firmerà gli arrangiamenti di «Io che amo solo te. Le voci di Genova», un progetto originale di Serena Spedicato e dello scrittore Osvaldo Piliego, mentre per l'estate è prevista l'uscita del nuovo progetto discografico in duo con il sassofonista e compositore argentino Javier Girotto. Classe 1983, Vince Abbracciante è diplomato in musica jazz al Conservatorio «Nino Rota» di Monopoli sotto la guida di Gianni Lenoci e laureato in fisarmonica classica con lode e menzione speciale al Conservatorio «Egidio Romualdo Duni» di Matera con Gian Vito Tannoia. Dal 2000 è testimonial delle fisarmoniche Borsini di Castelfidardo. Si è esibito in festival e jazz club in tutto il mondo suonando con numerosi musicisti (Juini Booth, John Medeski, Fabrizio Bosso, Peppe Servillo, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Heidi Vogel e molti altri). Ha scritto colonne sonore per i film del regista Gianni Torres e nel 2012 è uscito «Introducing», nel quale è affiancato dal leggendario bassista newyorkese Juini Booth.