Il 14 settembre del 1321 moriva a Ravenna Durante Alighieri, detto Dante, il Sommo Poeta, il padre dell’Italia e della lingua italiana. A 700 anni dalla morte, in tutta Italia si celebra il “2021 - l’anno di Dante” in occasione del Dantedì. 

Il 25 marzo si celebra il Dantedì, Giornata Nazionale dedicata al sommo poeta Dante Alighieri (Firenze 1265 – Ravenna 1321), istituita il 17 gennaio 2020. La seconda edizione del Dantedì si festeggia in tv, sui giornali, nelle scuole, sul web e sui social con letture della “Divina Commedia” ed iniziative varie in tutta Italia, oggi e nei prossimi giorni. 

“fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

(Ulisse) Inferno - Canto XXVI 

 

Sil rende omaggio a Dante.

 

“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, chè la diritta via era smarrita.”

(Inferno – Canto I) 

“Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.” 

“Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona.” 

“ la bocca mi basciò tutto tremante. Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante."

(Inferno – Canto V – Paolo e Francesca)

E quindi uscimmo a riveder le stelle. “

(Inferno – Canto XXXIV) 

“Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele.”

(Purgatorio - Canto I) 

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”

(Purgatorio - Canto VI)

“La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove.”

(Paradiso - Canto I) 

“Ché dentro a li occhi suoi ardeva un riso tal, ch’io pensai co’ miei toccar lo fondo de la mia gloria e del mio paradiso.”

(Paradiso - Canto XV - Beatrice) 

A l'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e 'l velle, sì come rota ch'igualmente è mossa,

l'amor che move il sole e l'altre stelle”

(Paradiso – Canto XXXIII)