Il match clou della 33ma giornata finisce male per il Lecce. I giallorossi rimediano una brutta sconfitta in casa, interrompono la striscia positiva di undici risultati favorevoli consecutivi e la Spal si conferma un brutto avversario avendo vinto entrambi gli scontri diretti della stagione in corso. Consideriamo la sconfitta un passo falso, un pit stop per prepararsi al rush finale, una giornata storta, una caduta come da statistica.

Il Lecce rimane una squadra da podio, prima, seconda o terza si vedrà. La Salernitana, squadra robusta e costante, ci tallona a meno un punto in classifica. Mancano cinque giornate alla conclusione del campionato, quindici punti a disposizione, altri scontri diretti, può succedere veramente di tutto. La Spal non aveva niente da perdere, è venuta a Lecce per giocarsi la partita ed è stata premiata. Il Lecce sottotono ha fatto quello che ha potuto, ma non era in giornata. Ricaricare presto le batterie e ripartire forte, non c'è altro da fare, il tempo non lo permette più, in gioco c'è la promozione diretta in A.

In campo i ferraresi sono da subito pericolosi, con Valoti passano in vantaggio al 13' su azione un po' rocambolesca. Il Lecce reagisce e trova presto il pareggio con Majer al 17'. La reazione del club salentino è modesta, la Spal continua ad essere pericolosa, il Lecce si fa vivo con un gioco di rimessa. Majer davanti alla porta non tira e crossa per Coda, sciupando così l'occasione migliore per passare in vantaggio. Finisce il primo tempo sull'1-1, alcuni errori di troppo hanno fermato la reazione del Lecce.

Nel secondo tempo mr Corini mette in campo Tachtsidis per Majer al fianco di Hjulmand, per dare maggiore imprevedibilità alla manovra leccese. Ma la Spal continua a premere e sugli sviluppi del calcio d'angolo si porta in vantaggio di testa con Okoli al 55'. Poco dopo il Lecce ottiene il primo calcio d'angolo della gara, spinge ma non punge, confusione e frenesia offuscano la manovra. La Spal si difende bene, con attenzione e riparte in contropiede.

L'ingresso dello spagnolo Rodriguez porta un po' di vivacità agli assalti del Lecce, che con il tridente (Yalçin e Stepinski) tenta almeno di acciuffare il pareggio. Ci va vicino Stepinski di testa, ma la palla si stampa sulla traversa. Fine della corsa, quinta sconfitta del Lecce. Squadra da resettare, prossima sfida in trasferta a Vicenza. Avversario scomodo, stabilmente a centro classifica non ha nulla da perdere.

Lecce-Spal 1-2;

Stefano Bonatesta