I dubbi dell’animo di un’adolescente alla vigilia della sua consacrazione a «soldato di Cristo». Si chiama Marta ed è una cresimanda in una parrocchia della Lecce di fine anni Ottanta la protagonista del romanzo di Loredana De Vitis Il posto di Dio, da oggi in libreria per i tipi di Collettiva Edizioni nella collana Orlando. È una città barocca ancora ammantata di convenzioni, bigotta e per Marta è tempo di cresima e di dubbi esistenziali: non essere vergine le procura un serissimo problema per dubitare dell’opportunità di ricevere questo fondamentale sacramento. Mentre ne parla con la sua amica Lucia durante le prove del coro nella parrocchia di San Paolo, una vecchia statua di Gesù crocifisso perde un piede. È un segno? Marta se lo chiede osservando la giostra di eventi che, da quel momento, comincia il suo giro. Ci salgono le persone che le sono più vicine: la zia Roberta, con cui è cresciuta fin da piccolissima, orfana dei suoi; la vicina di casa Olga, che vorrebbe come madrina, e il marito Giuseppe; il suo ragazzo Riccardo, principale causa di quei dubbi; assieme a una piccola folla di altri personaggi che s’affacciano man mano nella storia. «La morale era per Marta una faccenda al di là della sua capacità di comprensione, l’obiettivo di diventare una cristiana garbata si scontrava puntualmente con la difficoltà di cogliere certi misteri della fede. Misteri che evidentemente Lucia maneggiava con più sicurezza». Tra bugie, sotterfugi, confessioni ed epifanie, Marta troverà la strada prima di tutto per non tradire se stessa. Quello descritto da Loredana De Vitis, «Filosofa per formazione, giornalista per mestiere, narratrice per necessità», è un preciso spaccato sociale e morale di una città che tenta un timido risveglio ma che ancora soffre delle catene che l’hanno avvinghiata sino a quel momento. Loredana De Vitis è nata a Lecce, dove vive tutt’ora, nel 1978 e… nel 2014. Laureata in Filosofia, giornalista, lavora all’Università del Salento. Ha vinto nel 2011 Subway Letteratura con il racconto rossella e andrea. e Rossella e Andrea, confluito nella raccolta Storie d’amore inventato (20090 Editore); nel 2012 e nel 2015 ha vinto il premio letterario «Il mio esordio», rispettivamente con il romanzo Tanto già lo sapevo (premio attribuito dalla Scuola Holden) e la raccolta di racconti Amori in cottura. 15 ricette per quello che dura (miglior libro di racconti). Femminista e ambientalista, amante del cibo buono e «giusto», ha ideato «Io sono bellissima», un progetto che propone un percorso di discussione degli stereotipi della bellezza femminile, a partire da sé.