Un focus sulle interpretazioni del tarantismo nel Seicento. Ecco Meravigliosi ragni danzanti. Interpretazioni del tarantismo nel Seicento, libro a cura di Manuel De Carli pubblicato da Kurumuny Edizioni con il patrocinio e il sostegno dell’Istituto Diego Carpitella. Il testo, il primo della nuova collana inaugurata da Kurumuny «Piccola biblioteca sul tarantismo» e diretta dal comitato scientifico coordinato da Manuel De Carli, rappresenta un nuovo progetto di studi, un’avventura intellettuale e umana che conferma la passione e il rigore di approccio della casa editrice salentina nella ricerca sulle tradizioni popolari e raccoglie sette saggi di accademici e studiosi: Donato Verardi, Maurizio Cambi, Adele Spedicati, Silvia Parigi, Manuel De Carli, Marco Leone e Gabriella Sava, che approfondiscono altrettante ricerche concepite nel diciassettesimo secolo da medici, filosofi, eruditi per dare una spiegazione al fenomeno «meraviglioso» che ha segnato la storia della penisola salentina e di altre regioni del Sud Europa. Il libro, pensato per una vasta platea di lettori interessati all’affascinante tema del tarantismo, è un avventuroso viaggio attraverso i testi di grandi pensatori italiani e stranieri, da Tommaso Campanella a Athanasius Kircher, da Giovan Battista Della Porta a Giorgio Baglivi, Epifanio Ferdinando, Wolferd Senguerd, Antonio Muscettola e unisce l’autorevolezza degli studi accademici a un taglio divulgativo. «I saggi che compongono la presente raccolta sono dedicati alla riflessione di sette autori che, nel Seicento, hanno scritto sui “meravigliosi ragni danzanti”: le tarantole – scrive Manuel De Carli nella prefazione - Per secoli, questi animaletti sono stati ritenuti responsabili di un fenomeno patologico, denominato nel tempo “tarantismo”. Dapprima, il tarantismo fu concepito come una patologia specifica della Puglia meridionale, successivamente, però, casi di tale fenomeno sono stati registrati anche nel Sud dell’Europa e, soprattutto, in Spagna (…). Fenomeni che, una volta incontrati, destano meraviglia e offrono una sfida alle convinzioni del sapere ordinario. Da qui, anche il fiorire dei diversi modelli esplicativi messi in campo da intellettuali di tutta Europa per offrire una spiegazione razionale ai molteplici aspetti straordinari del tarantismo, spesso per strapparli a letture superstizione». La collana Piccola biblioteca sul tarantismo promuove ricerche di natura storica sulle interpretazioni del tarantismo offerte, nel corso dei secoli, dalle tradizioni filosofica, medica, antropologica e letteraria. Accoglie lavori monografici, ricerche di gruppo e riedizioni di testi inediti o rari. La collana è diretta da un comitato scientifico coordinato da Manuel De Carli (Tours), composto da: Joaquín Àlvarez Barrientos (Madrid), Maurizio Cambi (Salerno), Camilla Cavicchi (Tours), Luigi Chiriatti (Lecce), Pilar Leòn Sanz (Pamplona), Anna Marie Roos (Lincoln), Donato Verardi (London).  Manuel De Carli è Chercheur associé presso il Centre d’Études Supérieures de la Renaissance dell’Université de Tours (France). Nel 2019, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia, presso l’Università degli Studi Roma Tre, e in Musique, presso l’Université de Tours. È membro dell’International Society for Eighteenth-Century Studies e dell’European Society for the Study of Western Esotericism. Fa parte del comitato di redazione di Arcana Naturae. Revue d’histoire des sciences secrètes. Si interessa al dibattito sulle qualità occulte in età moderna, con particolare riferimento allo studio della tradizione aristotelica, e alle discussioni sul tarantismo mediterraneo tra Seicento e Settecento.