La vita da matricola universitaria, in una città a settecento chilometri da casa. La vita di chi per la prima volta si trova a gestirsi da solo, di chi sbaglia e fa tesoro degli errori, di chi si sente libero e grande. È la vita di tanti studenti fuori sede, ed è anche quella che Simone De Filippis descrive e narra nel suo romanzo Scattaci una foto. Prima che tutto finisca, edito da I libri di Icaro, cucendola addosso al protagonista che con l’autore condivide il nome. La vita di Simone si dipana in una residenza universitaria strapiena di personaggi provenienti da tutto il mondo, ognuno con una storia unica e irripetibile, si intreccia e si scontra in situazioni che fanno riflettere e divertire, ma comunque crescere. Simone è il protagonista, ingenuo quanto basta - provenendo da un paesino di campagna del Sud - ma sveglio abbastanza da saper riconoscere il periodo di crescita personale che sta vivendo. Una diapositiva dopo l'altra, si delinea un racconto scorrevole e coinvolgente di una vita giovane, di amicizie nuove e di avventure metropolitane. L'incontro coi suoi compagni di avventura è un crescendo di confidenza e profondità che sfocia in conflitti costruttivi, storie di amicizia e passioni passeggere, in attesa dell'assetto finale che probabilmente, e fortunatamente, non arriverà mai. Scattaci una foto è una storia di crescita e di riscoperta, di introspezione e di esplorazione, che si rivela attraverso situazioni comuni a molti universitari che vivono da fuori sede, ma che nel racconto rivelano punti di vista personali mai scontati, riflessioni profonde e opportunità di riflessione, mentre il tempo scorre e il protagonista evolve, seppur senza mai dimenticare la propria identità. Protagonista silente del racconto, come scrive Emanuela Boccassini nella prefazione al libro, «è la fotografia, pur non essendo costantemente presente, e il suo ruolo nel riportare alla mente attimi di felicità, allegria e spensieratezza […]. Una foto ferma il tempo, le persone e i luoghi che sono stati importanti per noi, ne richiama pro9fumi e colori, rendendolo vividi, quasi concreti». Simone De Filippis nasce a Gallipoli il 22 marzo del 1980. Cresce a Taranto, ma ritorna nella «sua» Felline all'età di 11 anni fino a quando, per conseguire la laurea in Scienze della Comunicazione, si trasferisce a Roma, dove raggiunge i suoi obiettivi accademici nel 2010. La scrittura ha sempre fatto parte della sua vita, permettendogli di vincere il premio Alberto Moravia nel 2004 e di essere tra i vincitori delle prime due edizioni del Concorso «Salento, quante storie», per poi ripetersi con la prima e la seconda edizione del concorso «Puglia, quante storie». Ha partecipato alla redazione di due libri di poesie della collana «Poeti contemporanei» e continua ad alimentare la sua passione letteraria, svolgendo al contempo la professione di barman a Roma, dove ormai vive da quasi vent'anni.