Lecce eliminato al "Via del Mare" dal Venezia, mai domo, in balia dei giallorossi per tutta la partita, resiste e va in finale. Il Lecce esce a testa alta dal campo, forse avrebbe meritato di più, in lacrime Mancosu a fine partita per il rigore sbagliato al 80'. I giallorossi vogliono riscattare la sconfitta al "Penzo" di Venezia, partono forte in avvio di gara, pressing aggressivo, la partita si annuncia una battaglia. In campo mr Corini schiera nell'undici iniziale Henderson, Nikolov e il recuperato Pettinari in attacco.

I tifosi, citando il presidente del club giallorosso, volevano una squadra che combattesse da eroi. Il Lecce ci ha provato per tutta la partita, ma la sorte non è stata benevola, semmai le cause della mancata promozione vanno ricercate nelle precedenti gare. Per tutto il primo tempo il Lecce impone il proprio gioco, senza trovare spazi in avanti, abilmente chiusi dai lagunari.

Gallo rischia qualcosa in difesa per fare il solito giochino di saltare l'avversario, per il resto monologo giallorosso. Ci provano Coda sul primo palo, Nikolok, che innesca una carambola in area piccola con palla che sbatte anche sulla traversa e Pettinari di destro. Nel finale Gabriel impegnato prima del rigore fatale, trasformato da Aramu al 47'. Svantaggio immeritato. Coda sfiora subito il pareggio.

Nel secondo tempo Mancosu in campo, ci prova subito su punizione dalla distanza. Entra il greco Panagiotis, che illumina il gioco del Lecce con alcune verticalizzazioni pericolose, in campo si rivede anche Calderoni. Il Venezia prova a difendersi con il fraseggio, ma è il Lecce a trovare il pareggio con Pettinari al 65', guizzo vincente dell'attaccante. In contropiede Forte impegna Gabriel. Salgono i ritmi della partita, tensione alta, brividi, intensità e sussulti a più riprese.

Spara alto Maggio in area di rigore. Poi, rigore a favore, sul dischetto va Mancosu e sbaglia clamorosamente mandando alto sulla traversa. Gelo, pronta reazione dei giallorossi. Entra anche lo spagnolo Rodriguez, tridente nel Lecce per gli assalti finali. Numero di Pettinari in area di rigore. Lampo di Tachtsidis, che taglia tutta l'area con un cross rasoterra, senza trovare il colpo vincente di nessuno dei giallorossi. Triplice fischio finale. Episodi decisivi.

Era una partita da dentro o fuori, purtroppo siamo fuori, il calo di tensione dell'ultimo mese ha penalizzato il Lecce, che ha smarrito la mentalità vincente e perso il secondo posto in classifica. Il sogno della serie A si è dissolto. Al ds Corvino ed alla società spetta il compito di allestire una squadra competitiva per la prossima stagione, per portare avanti il progetto triennale giallorosso. La delusione è tanta, è comprensibile, ma bisogna accettare sportivamente il verdetto del campo. Avanti Lecce. 

Lecce-Venezia 1-1;

Stefano Bonatesta