Si accendono i riflettori sul Maggio Musicale Salentino, il festival siglato dall'associazione culturale Aulos con la direzione artistica del maestro Gianluca Milanese con il riconoscimento del Ministero dello Sviluppo economico Ufficio Brevetti e Marchi. L'iniziativa conferma anche in questa edizione la sua mission di diffondere la musica e le arti attraverso artisti salentini per la valorizzazione delle eccellenze del territorio. I destinatari e fruitori del Festival sono racchiusi in una larga fascia che va dall’adolescenza agli ascoltatori più adulti grazie ad una scelta di repertori musicali brillanti ed invitanti capaci di accattivare trasversalmente il loro interesse. Il Festival, giunto alla XIII edizione, nel corso delle passate edizioni ha visto la partecipazione di artisti di calibro internazionale, come Nello Salza, Nicola Stilo, Nico Morelli, Salento Cinema Ensemble, Antonio Ancora. A causa della pandemia la XIII edizione verrà registrata nel rispetto delle norme anti Covid 19 al teatro Apollo di Lecce e verrà trasmessa on line sul canale youtube dell'etichetta discografica Luna Rossa Records. Il festival sarà composto da tre appuntamenti presentati da Giovanna Politi. Il primo questa sera, 28 maggio, e sarà dedicato alla celebrazione dei 700 anni della morte di Dante. Di scena l’Ensemble Concentus (Vania Palumbo e Sara Valli, voci; Donato Chiarello voce recitante; Gianluca Milanese flauto a becco, percussioni; Pierpaolo Del Prete, viella; Andrea Cataldo, liuto; Maurizio Ria, quinterna e ribecca) in «L’amor che muove il sole e l’altre stelle», musica antica e lecturae dantis. Il programma accosta la lectura Dantis alla musica medievale, sviluppando il tema dell’Amore nella sua accezione più alta e nobile: dall’Amore Divino a quello per la Donna, creatura angelica capace di guidare l’uomo in un cammino di elevazione morale e spirituale. L’Ensemble ha selezionato musiche provenienti da diverse aree geografiche ma soprattutto italiane e francesi, per mettere in evidenza il valore europeo del Sommo Poeta e per ricordare quanto Dante amasse la poesia e la musica dei trovatori. Le letture tratte dalla Divina Commedia sono accostate a musiche legate ai personaggi che Dante incontra nel suo viaggio ultraterreno. Sabato 29 maggio sarà la volta del concerto di presentazione del nuovo lavoro discografico del compositore e pianista Marco Rollo Marco Rollo dal titolo «Pinwheel», che ripercorre la sua carriera musicale costellata da esperienze multiformi, alla ricerca costante di nuovi suoni e sperimentazioni. Tra le sue collaborazioni importanti, quelle con il sassofonista Raffaele Casarano e Paolo Fresu nel disco «Argento», e con Roy Paci per Emergency. La sua ricerca ha tracciato percorsi nel jazz con incursioni nel dub step, per poi passare alle sonorità progressive, fino ad arrivare ai suoni elettronici del nord Europa uniti alle melodie morbide di pianisti come Esbjorn Svensson e Tord Gustavsen. Morcuf, Erik Truffaz, Cinematic Orchestra e Zero 7. Nel terzo concerto, il 30 maggio, sarà di scena il gruppo Crianza che presenterà lo spettacolo dal titolo «Suoni a Sud», in cui uniscono suoni prettamente salentini con sonorità arabe provenienti dal vicino mediterraneo e ritmi sudamericani fondendoli in un abbraccio volto a far riflettere su un solo e chiaro concetto: unire sempre e mai dividere. I Crianza Suoni a Sud sono un progetto artistico-musicale composto da professionisti del settore immersi nel panorama musicale, tradizionale e non, ormai da decenni. Il loro è un vero e proprio inno al Sud, accompagnando i testi nudi e crudi della tradizione popolare del sud Italia alle sonorità bossa nova arabe e latine senza tralasciare il consueto e rappresentativo tamburello. A comporre il gruppo sono Alessandro Podo Brunetti (voce), Gianluca Milanese (fiati), Marco Schiavone (violoncello e chitarra), Mimmo Russi (percussioni) e Roberto Maffei (tamburello). Le tre serate verranno introdotte da brevi letture tratte dalla produzione poetica di Claudia Petracca e interviste ad attori, pittori come Giulia Epifani e critici d’arte come Pompea Vergaro sul suo progetto la Vita Nova.