Per ristoranti, di nuovo. L’occasione era ghiotta e irrinunciabile. La mia figliola più giovane ci ha fatto onore e privilegio di un puntatina rapida alla casa natìa, in cambio di una visita irrinunciabile, ogni volta che viene, dalla coetanea (della mia figlia maggiore) Chef Alessandra Civilla.
Andare all’Alex è un po’ un rito, una specie di visita al tempio della cucina e, va da sé, che non può esservi spazio di recensione. Tra l’altro un giorno sì e l’altro pure di recensioni sull’Alex se ne leggono a bizzeffe, anche di quelle, gustosissime, che trasudano un misto di ignoranza e di invidia che, da sole, si ascrivono all’olimpo della caricatura.
Non vi farò una recensione perché dovrei dire di tagliolini al limone o di risotto arcobaleno (circa l’80% delle ragioni che portano all’Alex clienti da ovunque) che son piatti ormai super collaudati. Né del pesce che è punto di forza da sempre, né della professionalità o della scelte delle materie prime sulle quali Alessandro non transige nemmeno per scherzo.
Quello che rende l’Alex una specie di tempio enogastronomico è la carta del beverage (sulla quale vorrei dire tanto ma la mia condizione attuale di quasi astemio) e la capacità della Chef di rendere prezioso il territorio con delle sorprese che raccontano storie di studio e di creatività.
Una pasta aglio, olio e peperoncino che diventa mistica. Basta usare le eliche di altissima qualità, aglio fresco, prezzemolo fresco e qualche altro ingrediente che Alessandra mi ha disvelato con la gentilezza di sempre.
Una vellutata di cavolo bianco resa più consistente dalla patata e insaporita da una noce di burro salato di Normandia, e a condire il tutto: del filetto di dentice freschissimo a tartare, dei pomodorini semisecchi ed una generosa pioggia di polvere di verdure braciate ed essiccate.
Una sinfonia di profumi ed una armonia di sapori che vengono esaltati da un olio al peperoncino di altissimo pregio capace di sottolineare senza mai coprire.
Un'altra ragione per regalarsi una cena o un pranzo in un posto nel quale ogni cosa è gradevole, financo i clienti.
Delle polpette di baccalà e patate ne parleremo un’altra volta. Felice esistenza.
(NdR. Per chi fosse interessato ad essere recensito dal nostro Pino De Luca ed entrare a far parte della nostra rubrica "Dove Mangiare" , può chiedere informazioni alla redazione al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )