La spedizione per vincere in terra campana non è andata in porto, in quel di Benevento il Lecce non va oltre ad un pari, definiamolo incoraggiante. Due punti in tre partite per una squadra ambiziosa sono decisamente pochi, ma per il tecnico Baroni il Lecce ha comunque fatto un passo avanti. Vedremo cosa accadrà nella prossima gara in casa contro l’Alessandria, neopromossa da non sottovalutare, con una società che ha investito molto per rinforzare la squadra.

Anche il Lecce negli ultimi giorni di calciomercato tra arrivi e partenze ha rinnovato molto la rosa, da quello che doveva essere un mercato di rifinitura, per rinforzare la formazione titolare, si è passati ad una vera rivoluzione, con arrivi importanti e partenze eccellenti. Il blocco del Lecce dello scorso anno è stato più o meno mantenuto, con Gabriel, Lucioni, Gallo, Majer, Hjulmand e Coda in campo, poi i nuovi Strefezza, Tuia, Gendrey, Calabresi nella ripresa, e soprattutto Di Mariano e Gargiulo, quest’ultimo all’esordio, i giocatori che hanno convinto di più per ora.

Diciamolo chiaro e senza mezzi termini, da quando l’attuale direttore dell’area tecnica Corvino è subentrato al ds Meluso, molte cose sono cambiate, la gestione della società e delle sue risorse hanno linee guida differenti, appare chiaro che il club leccese si muove prima di tutto per fare cassa, costituendo un patrimonio di giovani calciatori promettenti. Speriamo che il progetto tecnico dia presto dei buoni frutti, già la cessione dello scozzese Henderson ha fruttato una importante plusvalenza. Chiaramente tutto questo si fa anche nell’ottica dei risultati, per la promozione in serie A, ma potrebbe non essere una priorità assoluta. E’ chiaro che il prestigio e il blasone di una squadra in serie A non si discutono, ma arrivarci per gradi e con una società più solida dal punto di vista finanziario è meglio.

Chiusa la parentesi, torniamo alla partita contro il Benevento. Gara piacevole, abbiamo visto un Lecce più tonico, motivato, determinato, con maggiore tensione agonistica. Forse, ci è parso di vedere una certa distanza tra i giocatori in fase di costruzione della manovra, lacuna da colmare nei movimenti senza palla. Ma questi aspetti tecnici li lasciamo volentieri agli addetti ai lavori, in sostanza il Lecce non ha concretizzato le buone occasioni avute ad inizio del primo tempo, su tutte la fiondata di Di Mariano, e nella ripresa, con il palo di Strefezza e il colpo di testa alto di Coda.

Questo è il calcio, la palla va dove vuole, non sempre tutto va per il verso giusto. Dal canto suo, il Benevento non è stato, un super Gabriel ha tolto verso la mezz’ora la possibile autorete giallorossa, idem nella ripresa con un intervento importante. In chiusura il Lecce ha rischiato la beffa con Improta, che non è riuscito a girare bene il pallone sul secondo palo.

Fine dello spettacolo, senza macchia e senza lode. Un punto a Benevento potrebbe comunque essere alla distanza pesante. Vedremo cosa accadrà nel resto della terza giornata, con un occhio attento alla classifica. La partita del Lecce è andata così, da più parti si predica pazienza, diamo il tempo a mr Baroni di assemblare bene la formazione, con titolari e sostituti, visto che può contare su due alternative per ogni ruolo. Ad maiora.

Benevento-Lecce 0-0;

Stefano Bonatesta