Il big match contro il Brescia non ha tradito le attese, partita bella, piacevole, a tratti entusiasmante, giocata a viso aperto fin dall’avvio. Ritmi alti, svarioni, la palla corre sul biliardo verde, occasioni da rete da ambo le parti, la posta in palio è già importante. Primo tempo più di marca giallorossa, con la traversa al 5’del brasiliano Strefezza.

Ripresa con i padroni di casa più pericolosi, guidati dal sempre grintoso tecnico Pippo Inzaghi. Tra i pali del Lecce ottimo debutto di Bleve. A fine gara le reti di Dermaku, entrato da poco, all’81’ di testa e amaro pareggio di Bisoli poco dopo all’85’. C’è il tempo anche per la rete di Coda annullata per fuorigioco.

Terzo pareggio consecutivo, potrebbe essere un punto pesante a fine stagione. In palio c’era il secondo posto in classifica con Brescia a 17 punti e Lecce a 16. Non è andata così, Brescia terzo a 18 e Lecce quarto a 17 punti con la Cremonese. Capolista ancora il Pisa a 21 punti, adesso sono secondi Benevento e Reggina a 19 punti. Ma salta all’occhio alla 10ma giornata, ad un/quarto di campionato, che tra il Pisa capolista a 21 punti ed il Como a 13 punti ci sono ben 16 squadre in soli otto punti di distacco. Ergo, può ancora succedere di tutto…

Messe da parte le rondinelle, il Lecce di Baroni dovrà giocare contro il Cosenza al “Via del Mare”, cliente scomodo da non sottovalutare, netta la vittoria contro la Ternana, in posizione di centro classifica con la punta Gori sempre in agguato.

Il 25 ottobre scorso il Lecce è stato insignito del Collare d’Oro al Merito Sportivo dal Coni, unica società ad ottenere il prestigioso riconoscimento nel 2021, se ci fosse ancora qualcuno che storce il naso, ora si dovrebbe ricredere. I passi avanti fatti fin qui dal club sono tanti, meritevoli di attenzione, in tempo di crisi pandemica, con un budget basso, con il progetto tecnico avviato e via dicendo. Il calcio è un piacevole gioco, che entusiasma gli spettatori, ma non è matematica, spesso con il pallone tra i piedi due più due non fa quattro.

Brescia-Lecce 1-1;

Stefano Bonatesta