Due esistenze che si incontrano, due passati che si intrecciano tra fili aggrovigliati di verità e bugie. Quale sia la corda più lunga, però, è difficile stabilirlo a priori, senza lasciarsi trasportare dal racconto delle vite di Alberto e Alma, protagonisti massimi e assoluti di Menzogna, il nuovo romanzo di Anna Maria Benone edito da Calstelvecchi. Un incontro casuale o causale quello tra i due? Di certo c'è che si conoscono per caso a una festa e restano legati tra reale e virtuale. Poi un secondo incontro, tenuto a lungo in sospeso, atteso, desiderato e che quando arriva ha lo stesso fragore di un tuono e identica potenza di un turbine, vortica, trasporta i personaggi e con loro anche il lettore in un limbo di verità e bugia intrecciate in un dialogo che lascia sospesi nell'enigma della vita: amore o illusione? Un'indagine sull'animo che mostra stereotipi e comportamenti per svelarne le trappole e gli inganni in cui spesso si cade quando si ama. E la menzogna, gigante dai piedi di argilla, crollerà in un finale sorprendente. Narratrice sopraffina, con Menzogna Anna Maria Benone affina il suo stile letterario già chiaro e pulito arricchendolo di una indiscutibile maturità narrativa. La centralità della storia nei due soli protagonisti, il dialogo sviluppato in massima parte attraverso il messaggio, conferiscono singolarità alla vicenda e fanno di questo romanzo uno dei lavori più belli della Benone, il quarto della sua attività di narratrice che affianca felicemente a quella di poetessa. Docente di Lettere in una scuola secondaria di primo grado, Anna Maria Benone ha vissuto sedici anni in provincia di Monza, per poi tornare a Lecce, sua città natale, dove attualmente vive. Il richiamo del mare, del vento, della famiglia l'ha riportata alle origini. Dal 2013 tiene laboratori di teatro, sua grande passione, e di scrittura creativa nelle scuole. Tra i suoi romanzi Il giro lento del sole (Il seme bianco), Emotività interrotta (Silele), Il fantasma di Lemich (Runa Editrice).