Compagnia Salvatore Della Villa - Comune di Galatone - Teatro Pubblico Pugliese

Teatro Comunale di Galatone

TEATRI DELL'AGIRE

ANNO QUARTO - 2021.22

6 febbraio 2022 ore 18

7 e 8 febbraio 2022 ore 21

IL VELENO DEL TEATRO

di Rodolf Sirera

con Salvatore Della Villa e Alfredo Traversa

traduzione Daniela Aronica

musiche Gianluigi Antonaci

costumi Simona De Castro Vize Ruffo

creazioni di scena Daniele Dell’Angelo Custode

foto di scena Luciano Greco

regia Tommaso Massimo Rotella

                                                                                                                                               Come posso capire se non posso sentire? 

Continua la quarta stagione di teatro e musica del Teatro Comunale di Galatone "Teatri dell'Agire". Debutterà il 6 febbraio alle ore 18, con replica il 7 e 8 febbraio alle ore 21, la nuova produzione della Compagnia Salvatore Della Villa, Il Veleno del Teatro di Rodolf Sirera, con protagonisti Salvatore Della Villa e Alfredo Traversa, per la regia di Tommaso Massimo Rotella. Gabriel De Beumont, attore di dichiarata fama riceve un invito a palazzo da un misterioso mecenate e amante dell’arte, un marchese. Tra i due prende vita un dialogo brillante e sempre più tagliente sulle teorie opposte di recitazione: guidata dal cervello e dalla professionalità come richiedeva Diderot nel suo “Paradosso sull’attore”, o viscerale e guidata dall’istinto e dall’estro improvvisatorio, come sostiene il marchese (forse De Sade?). 

La stagione teatrale è curata dal direttore artistico Salvatore Della Villa in sinergia con il Comune di Galatone, e si avvale, per il terzo anno, della collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese e del sostegno della Regione Puglia grazie al Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo. 

Il sipario si apre all’interno di un palazzo settecentesco, in una stanza illuminata da una luce caravaggesca. È già tutto attesa e mistero, quando il giovane attore Gabriel de Beaumont fa ingresso nel palazzo, ospite di un marchese che lo ha invitato affinché si esibisca per lui in esclusiva. A riceverlo sarà un servo, che farà a lungo gli onori di casa mostrando di intendersene di teatro. Che la committenza di palazzo vesta i panni di un servitore o di un marchese poco importa; ciò che è evidente è che quando Gabriel parla di teatro con il servo lo fa con arroganza e distacco, quando invece ne parla con il marchese lo fa con riverenza. 

Il Veleno del Teatro è stato scritto nel 1978, a tre anni dalla morte del dittatore Francisco Franco, dal drammaturgo Rodolf Sirera (1948), uno dei più importanti autori del teatro catalano. Il testo è stato tradotto e rappresentato in tutta Europa, diventando un classico della produzione iberica contemporanea. Ciò che ha assicurato all’opera il successo internazionale sono la suspense e il gioco intellettuale, ben serrato dentro un dialogo tra un attore e un marchese. L’azione è infatti unicamente dialogo. Un marchese chiama a palazzo un attore perché vuole che interpreti un’opera teatrale, da lui scritta, sulla vita di Socrate. Ma è necessario che l’attore pervenga a un’interpretazione coinvolgente e intensa, che non faccia solo vedere ma che faccia ‘sentire’ il dramma di Socrate condannato a morte. Il marchese intende depurare il teatro dall’esperienza artistica di tradizione e restituirlo alla verità.

Sirera allestisce teatralmente una querelle settecentesca. E in ciò è straordinario: nella costruzione scenica di una delle tante controversie dell’epoca che dibattevano fra teoria ed estetica teatrale, e lo facevano nei salotti, terreno di coltura delle dispute. Che cosa è vero e che cosa è finto sulla scena? Cosa il teatro rappresenta della vita e cosa no? Il dilemma è tutto qui e si articola nel dialogo tagliente tra i due personaggi. Ma da un certo momento in poi il gioco è sempre più cinico e la condanna di Socrate risulta, di fatto, soltanto un pretesto. 

Il testo di Sirera, già direttore del Teatro Principal di Valencia e drammaturgo spagnolo, fu scritto nel 1978, a soli tre anni dalla morte del dittatore Francisco Franco, ed ambientato nella Francia 1784, a pochi anni dall’avvento della Rivoluzione di Luglio; un parallelismo che lo stesso autore tiene a sottolineare, perchè la rappresentazione del conflitto delle idee è sempre lo strumento più utile per elaborare il presente e il futuro, a partire dalla scrittura di un’opera e dall'efficacia della messa in scena, resa dagli interpreti dell’azione drammatica. Il testo, rappresentato in tutta Europa, ha avuto già grande riscontro a livello internazionale, come ben testimoniano le traduzioni in una decina di lingue, che ne fanno un piccolo classico della produzione iberica contemporanea.

PORTA ORE 17.30-SIPARIO 18.00 domenica

PORTA ORE 20.30-SIPARIO 21.00 lunedì e martedì

Costi Biglietti Platea I settore €14 intero - €12 ridotto Platea II settore €10 intero - €8 ridotto Galleria €6 I biglietti ridotti saranno concessi esclusivamente agli under 30 e over 65.

Info e Prenotazioni: Prenotazione telefonica obbligatoria al 327.9860420, anche con WhatsApp. I biglietti potranno essere acquistati presso il botteghino del teatro prima di ogni spettacolo. Gli spettatori sono invitati a raggiungere il teatro almeno mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Accesso consentito solo con Green Pass Rafforzato e Mascherina Ffp2 in sala.

TEATRO COMUNALE DI GALATONE - Via A. Diaz 48 Galatone