In molti conoscono la storia del barbaro assassinio di Lev Trotsky per mano di Ramón Mercader del Río, agente segreto spagnolo naturalizzato sovietico, operante nel NKVD durante il governo di Stalin. Tuttavia pochi sanno che per avvicinarsi il più possibile alla casa di Trotsky, esiliato in Messico, e poter attuare il suo piano, Mercader si infiltrò nella vita di una donna, un’ebrea americana segretaria e traduttrice di Trotsky. Di questo e di molto altro ancora ne parla Francesca Palumbo nel suo libro Hai avuto la mia vita, edito da Besa Muci. Sylvia Ageloff dopo l’attentato del ’40 e le lunghe cure psichiatriche cui si sottopose, scelse di isolarsi dal mondo e di non rilasciare più alcuna intervista su quegli accadimenti. L’autrice dà voce a questo personaggio straordinario, raccontandoci la sua vita tra impegno politico e sociale, il suo idealismo ma soprattutto la sua fragilità, la disperazione e la forza di riscattarsi da un destino manovrato. Francesca Palumbo è nata a Bari, dove vive e lavora come docente di Lingua e Letteratura inglese. Ha pubblicato la silloge di racconti Volevo dirtelo (2008); l’instant book La vita è un colpo secco (2014); la graphic novel In fondo (2014) e nel 2018 ha curato l’antologia Labili Confini. Poesie di migrazione, viaggio ed esilio. Per Besa sono usciti i fortunati romanzi Il tempo che ci vuole (2010), che ha ricevuto il riconoscimento massimo delle «tre penne» di Billy, il vizio di leggere, rubrica del TG1 dedicata ai libri; Le parole interrotte (2015), che ha vinto il Premio Letterario Nazionale “Bari Città Aperta»; La tua pelle che non c’è (2018).