Tra sorpassi e controsorpassi in classifica, il Lecce strappa il pareggio a Perugia e mantiene a fatica la vetta, condividendola con la Cremonese, che ha sconfitto il Brescia. Le rondinelle saranno il prossimo avversario del Lecce, mentre la Cremonese andrà a Pisa, due scontri diretti fra le prime quattro in un torneo equilibrato, che potranno indicare qual è la squadra più determinata. Fortunatamente i turni infrasettimanali sono terminati, almeno per ora, il Lecce avrà così una settimana per ricaricare le pile.

Contro i grifoni il Lecce avrebbe potuto approfittare della giornata per allungare un po’ il passo, ma la squadra di Baroni è apparsa piuttosto sottotono. Un calo di tensione inopportuno date le circostanze, che ci obbliga a ritrovare presto l’atteggiamento giusto, la mentalità vincente, di una squadra consapevole del proprio valore. Quella tenacia che in questi casi fa la differenza. Un punto strappato a Perugia è comunque un buon punto, frutto di un lavoro costante in campionato.

Certo, la superiorità numerica ci avrebbe permesso con una manovra più rapida e decisa di affondare di più nella difesa avversaria, ma spesso nel calcio le cose non vanno come previsto. Contro il Perugia abbiamo visto un Lecce poco incisivo, con la novità tattica del modulo, dal consueto 4-3-3 al 4-2-3-1. Forse nei piani del mister doveva essere più offensivo, ma non si è visto. Il primo tempo è scivolato via senza sussulti, una partita combattuta ma sostanzialmente equilibrata, qualche fiammata per parte, fino all’espulsione di Kouan Oulai al 44’.

Nella ripresa non è il Lecce a imporre il gioco in superiorità numerica, ma è il Perugia a rendersi pericoloso con l’ex Olivieri, ben motivato da un atteggiamento di rivalsa. Nell’immediata ripartenza Rodriguez manda la palla fuori di poco. La partita si accende un po’, si fa male Gabriel in una provvidenziale uscita fuori dall’area di rigore al 60’. Entra Bleve. Ma è l’ex di turno, Olivieri, a portare in vantaggio i grifoni al 66’, rete a porta vuota. Brutta tegola per i giallorossi.

Il Lecce prova a reagire, qualcuno ci prova timidamente, in campo al debutto l’attaccante Asencio a dar manforte, ma la partita sembra avviarsi sui binari della sconfitta. Poi, Santoro ci mette la mano sul colpo di testa di Majer, il solito Coda trasforma il rigore all'89’. 17ma rete, bomber di razza. Assalto dei giallorossi nel recupero, fine della corsa. Pareggio dal sapore amaro al “Curi” di Perugia, forse un punto guadagnato in prospettiva. B for Peace.

Perugia-Lecce 1-1;

Stefano Bonatesta