Il Lecce si regala per festeggiare i suoi 114 anni - venne fondato nel lontano 1908 - un altro pareggio, il terzo consecutivo, il più rocambolesco ed emozionante. Una serata da brividi in terra calabrese, non ci siamo fatti mancare niente, dalla strepitosa rete del tandem Strefezza-Coda, al rigore sbagliato dal capocannoniere del torneo, dalla rimonta, all’insperato pareggio al 96’ di Blin in tuffo. Il gioco del calcio è bello per questo. In classifica Lecce temporaneamente primo in attesa delle partite di Pisa e Cremonese. Prevediamo di scendere al terzo posto, speriamo di sbagliarci.

Mister Baroni aveva chiesto nove punti in tre partite per dare slancio alla classifica, per ora ne sono arrivati solo due. In alcuni frangenti alcuni giallorossi sono apparsi un po’ stanchi e leziosi, del resto giocare spesso in turni ravvicinati non favorisce di certo le squadre più tecniche. 30ma giornata archiviata, 31ma a Parma, avversario insidioso, che aveva altre ambizioni in partenza. Ci giochiamo molto sul piano del carattere. Contro il Cosenza abbiamo visto un Lecce dai due volti e qualche errore marchiano.

Si è visto subito che i giallorossi sono partiti forte, con energia e determinazione, la prima strepitosa rete è arrivata subito, al 2’ di gioco, con Strefezza e Coda, il brasiliano con un pallonetto preciso apre sulla destra a Coda, che colpisce al volo di destro e insacca in diagonale. Rete da rivedere. Il Lecce è la sorpresa del torneo, la promozione è il coronamento di un sogno di tutto il territorio, così il presidente del Lecce in conferenza stampa prima della partita. I silani però reagiscono con Millico, che prova ad impensierire il giovane Plizzari. Al 15’ il momento cruciale, il Lecce ha la possibilità di chiudere la partita con un rigore, clamorosamente fallito da Coda.

Dalla mezz’ora in poi il Cosenza, spronato dal tecnico Bisoli che appare un leone a bordo campo, comincia a recuperare terreno. Pericoloso al 33’, alto di testa, poi arriva il pareggio di Larrivey al 43’, respinge corto Plizzari e l’argentino ribadisce in rete. Si va al riposo in parità. All’andata il Lecce aveva vinto 3-1 la sfida con i calabresi. Ma è il Cosenza a fare la partita, ci prova Millico dalla distanza, poi sempre lui raddoppia al 51’ con un guizzo in area e un pallonetto beffardo.

Al 58’ Rodriguez prova a suonare la carica, i giallorossi dopo un’ora di gioco tentano il tutto per tutto, il Cosenza gioca di rimessa, con alcune ripartenze insidiose. Ancora Rodriguez manda alto sulla traversa un tiro dalla distanza. Ultimi tentativi di rimonta, ma le speranze sono ridotte al lumicino. Lungo recupero e Blin con un tuffo di testa al 96’ salva capra e cavoli. Pareggio strappato in extremis, lascia l’amaro in bocca perché la gara si poteva chiudere prima. “Calcio accademico, che ci serva da lezione” ha ammesso mister Baroni, per i tifosi “Bisogna fare di più”. Forza Lecce!

Cosenza-Lecce 2-2;

Stefano Bonatesta