A Koreja torna Marta Cuscunà con È BELLO VIVERE LIBERI!

ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia, deportata ad Auschwitz

n scena un'attrice, 5 burattini e un pupazzo perché davanti ad un pupazzo picchiato si resta a guardare fino in fondo e l'emotività lascia spazio alla riflessione

2 aprile 2022 Cantieri Teatrali Koreja 

Sabato 2 aprile 2022 alle ore 20.45 torna a Koreja Marta Cuscunà con È BELLO VIVERE LIBERI! un progetto di teatro civile per un'attrice, 5 burattini e un pupazzo, ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia, deportata ad Auschwitz n. 81 672. Lo spettacolo è promosso in collaborazione con Terra del Fuoco, CGIL Lecce, ANPI Lecce, ARCI Lecce Comitato Territoriale. 

Lo spettacolo, Premio Scenario per Ustica 2009, racconta la vita di Ondina che, a soli 17 anni, si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e si scopre incapace di restare a guardare, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese. Ondina partecipa alla lotta antifascista nella Venezia Giulia, dove la Resistenza inizia prima che nel resto d'Italia grazie alla collaborazione con i gruppi partigiani sloveni nati già nel 1941 per opporsi all'occupazione fascista dei territori Jugoslavi. Il suo percorso inizia con le riunioni clandestine della scuola di comunismo dove, con straordinario anticipo, fioriscono anche i valori di emancipazione femminile e di parità tra uomo e donna. A 18 anni, Ondina diventa staffetta partigiana e comincia ad affrontare le missioni più impensabili, perfino entrando a far parte di un commando speciale per l'eliminazione di un famigerato traditore: Blechi. Ondina partecipa anche alla formazione della Brigata Proletaria, quando più di 1500 operai, tutti insieme e ancora in tuta da lavoro, si avviano verso il Carso, per unirsi alle formazioni partigiane. La sua vicenda però, è stravolta bruscamente nel '43 quando, appena diciannovenne, viene sprofondata nell'incubo della deportazione nazista. Ma è proprio in questo drammatico momento che Ondina ritrova con ostinata consapevolezza l'unica risposta possibile: Resistenza! Perché è bello vivere liberi! 

“Vorrei raccontare tutto questo – spiega Marta Cuscunà – attraverso linguaggi differenti: le testimonianze, per ricreare l’atmosfera e lo spirito di quegli anni attraverso le parole di chi li visse in prima persona; il monologo civile per creare un filo conduttore tra le vicende e un punto di vista contemporaneo; i burattini, per ritrovare la forma del teatro popolare che gli stessi partigiani utilizzavano nei bozzetti drammatici che scrivevano e interpretavano per festeggiare le vittorie; il teatro di figura con pupazzi per raccontare in modo evocativo l’orrore dei lager; perché a un pupazzo si può fare di tutto, anche le cose più terribili; perché il rapporto tra pupazzo e manovratore è uguale a quello tra deportato e aguzzino; perché davanti alle immagini delle persone deportate ad Auschwitz lo shock emotivo è fortissimo e fa distogliere lo sguardo, mentre davanti a un pupazzo picchiato e umiliato si resta a guardare fino in fondo e l'emotività lascia spazio alla riflessione”. 

Lo spettacolo restituisce il sapore di una resistenza vissuta al di fuori di ogni celebrazione o irrigidimento retorico. Resistenza personale, segnata dai tempi impetuosi di una giovinezza che è sfida, scelta e messa in gioco personale. Resistenza politica, dove la protagonista, Ondina, incontra la storia e la sua violenza. Resistenza poetica, all’orrore che avanza e annulla. Resistenza adolescente, che incontra il sangue, lo subisce, lo piange, ma continua ad affermare la necessità della felicità e dell’allegria anche nelle situazioni più estreme che Ondina vive. Ondina, di cui Marta Cuscunà ha ricercato le tracce attraverso un lavoro accurato sulle fonti storiche, dentro la memoria del proprio territorio e attraverso le parole di chi l’ha conosciuta. Spettacolo felicemente atipico, coniuga un fresco ed efficace lavoro di narrazione, attento ai piccoli gesti del quotidiano, a stupori di ragazza, con il mestiere del burattinaio, che riprende i propri personaggi, ne soffia via la polvere e li riconsegna, felicemente reinventati, a una comunicazione efficace, archetipica, popolare. In questa ricerca anche l’orrore del lager può essere raccontato, senza che lo spettacolo perda lo straordinario candore e la felicità nel racconto della storia che ancora siamo. È bello vivere liberi! è dedicato a tutti quelli che l’antifascismo l’hanno studiato solo sui libri di scuola, perché, anche per loro, la Resistenza diventi “festa d’aprile”. 

Al termine dello spettacolo Marta Cuscunà incontrerà gli spettatori presenti. Un percorso di educazione alla visione, per avvicinare il pubblico al mondo del teatro e alla visione critica dello spettacolo. L’incontro è realizzato in collaborazione con l’ass. Palchetti Laterali. 

Marta Cuscunà nasce a Monfalcone, piccola città operaia famosa per il cantiere navale dove si costruiscono le navi da crociera più grandi del mondo, e per il triste primato dei decessi per malattie causate dall’amianto. Nel 2001 partecipa al laboratorio Fare Teatro, ideato e condotto da Luisa Vermiglio, un’esperienza che univa la ricerca teatrale alla riflessione sulle dinamiche sociali del territorio. Il suo percorso formativo più importante prende avvio grazie a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore, dove ha incontrato alcuni grandi maestri del teatro contemporaneo: Joan Baixas, con cui approfondisce i linguaggi del teatro visuale; José Sanchis Sinisterra, grazie a cui inizia a studiare drammaturgia; Christian Burgess, ideatore di un progetto teatrale inedito per attori e musicisti; e molti altri. Nel 2006 debutta all’estero come attrice professionista in Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Mirò e regia di Joan Baixas, prodotto da Elsinor-Barcellona in esclusiva per la Tate Modern Gallery di Londra. Nel 2007 torna in scena in Italia con Indemoniate, spettacolo di Giuliana Musso e Carlo Tolazzi, per la regia di Massimo Somaglino. Nel maggio del 2009 ricomincia a lavorare in Spagna nello spettacolo Zoé, incocencia criminal, produzione della Compañía Teatre de la Claca di Barcellona, diretta da Joan Baixas. Nel giugno del 2009 debutta con il progetto inedito È bello vivere liberi! Progetto di teatro civile per un’attrice, cinque burattini e un pupazzo, di cui è autrice e interprete. Nel 2011, grazie ad una borsa di studio, partecipa a …Think only this of me… progetto inedito per attori e musicisti della Guildhall School of Music and Drama di Londra, diretto da Christian Burgess. Nel 2012 debutta con il suo secondo progetto inedito La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne. Nel 2013 interpreta Glauce in La città ha fondamenta sopra un misfatto, riscrittura teatrale della Medea di Christa Wolf, scritta e diretta da Giuliana Musso Dal 2009 fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies. PREMI 2009 Premio Scenario per Ustica; 2011 Finalista Premio Virginia Reiter come Miglior Attrice Under 35; 2012 Menzione D’onore al Premio Eleonora Duse; 2012 Premio Last Seen per il miglior spettacolo dell’anno; 2013 Premio Citta’ Impresa; 2013 Premio Franco Enriquez 

È BELLO VIVERE LIBERI Ideazione, drammaturgia, regia e interpretazione: Marta Cuscunà Oggetti di scena: Belinda De Vito. Luci e audio: Marco Rogante. Disegno luci: Claudio “Poldo” Parrino. 

Strade Maestre XXV edizione è un progetto di Koreja realizzato con il sostegno di Ministero della Cultura, Unione Europea, Regione Puglia Assessorato Cultura, Tutela e sviluppo delle Imprese Culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica; PACT – Polo Arti, Cultura Turismo della Regione Puglia; PiiiL Cultura; Comune di Lecce; Teatro Pubblico Pugliese - Custodiamo la Cultura In Puglia. Partner Adisu Puglia. 

Ingresso singolo spettacolo Intero €15 Ridotto Under 30-Over 60 €10 Ridotto Under 16 €6 Ridotto Studenti Università degli Studi di Lecce, Accademia Belle Arti, Conservatorio Tito Schipa €4

Online su Vivaticket.it Intero €11 Ridotto Under 30-Over 60 €7

vivaticket.com/it/biglietto/e-bello-vivere-liberi/172600

A TEATRO è obbligatoria la mascherina FFP2 e il GREEN PASS RAFFORZATO

Info Teatro Koreja: 0832.242000