Dopo Lecce e Cremonese, approda per la prima volta in serie A il Monza, in una finale di ritorno rocambolesca, conclusasi ai tempi supplementari con il risultato di 4-3 contro il Pisa, così la premiata ditta B e G ha centrato la storica promozione della squadra brianzola, come dire la classe non è acqua. Adesso la nuova griglia di partenza della serie A è completa, alle blasonate provinciali Lecce e Cremonese si aggiunge una corazzata costruita alle porte di Milano, che non vorrà fare la comparsa sul palcoscenico calcistico più prestigioso.

Intanto, il Lecce non è stato a guardare alla finestra, con la promozione diretta in tasca da tempo, la società si è mossa in anticipo per costruire il nuovo corso del Lecce. Le novità non sono tante per ora, ma molto significative. Allungato il contratto al dg Corvino fino al 2025, l’attuale progetto Lecce andrà avanti per altri due anni, il tempo necessario per provare a consolidare una compagine nella massima serie. Perché questo è l’obiettivo della società, senza fare troppi voli pindarici, la salvezza è la prima meta. Non sarà facile, ovviamente, ma questa società ha le carte in regola per far emergere una provinciale, con la programmazione dei vari passi da fare.

Dopo un campionato straordinario, molto equilibrato, tra sorpassi e controsorpassi, era giusto affidare la squadra ancora a mister Baroni. Un altro anno di contratto e poi si vedrà. Ora bisogna allestire una rosa all’altezza, i nomi che circolano sono già tanti, ma abituati alle sorprese dell’ultima ora del dg Corvino, è inutile annunciare calciatori accostati al Lecce solo sulla carta. Sappiamo con certezza che Gabriel non sarà il portiere dei giallorossi in serie A, il brasiliano nei mesi scorsi non si è voluto sedere al tavolo per il prolungamento del contratto.

La rosa sarà rafforzata in ogni reparto e, come ha dichiarato Corvino, nessuno è incedibile, come dire: se ci sarà la possibilità concreta di fare cassa, il Lecce non starà di certo a guardare. Per Strefezza c’è già un interessamento concreto del Torino, per ora respinto al mittente. Un attaccante forte e un centrocampista robusto per la nuova categoria ci sembrano i primi rinforzi da prendere. Le prime novità arriveranno presto.

Rafforzare l’assetto societario è un’altra priorità, il club leccese si è mosso anche in questi termini con la presentazione del nuovo ad Mencucci, ha prolungato il contratto al ds Trinchera, ha allargato la platea dei soci con l’ingresso del neretino Barbetta in quota 10% e, nei giorni scorsi, della cordata guidata dall’italo-svizzero Collardi, con Picci, imprenditore di origini salentine e il giovane indonesiano Sariaatmadja, che ha rilevato un altro 10% della società. Appare chiaro che le intenzioni del club giallorosso sono quelle di consolidare una società, di dare maggiore spessore finanziario, tecnico e societario, puntando sempre di più sulla qualità delle operazioni.

Le risorse del Lecce non sono tante, una programmazione attenta, capillare e di qualità può fare la differenza a tutti i livelli e in ogni ambito. Il ritiro del Lecce è confermato a Folgaria in Trentino, si comincerà ai primi di luglio, salvo cambiamenti nei prossimi giorni. Si ricomincia, insomma, gli spunti per fare ancora bene ci sono tutti, il Lecce e la città meritano una stagione di serie A divertente e competitiva. La piazza giallorossa sogna già l’arrivo di qualche campioncino del futuro, ipotesi possibile, o magari il grande colpo a sorpresa, si sa che nei giochi sportivi bisogna lasciare aperta la porta della passione senza esagerare troppo con le aspettative. 

Stefano Bonatesta