Lo straordinario viaggio di Ferdinando Magellano narrato nelle pagine di un intenso e avvincente romanzo storico. Annalisa Bari torna in libreria con L’odore dell'oceano edito da Edizioni Esperidi, un libro che nel cinquecentenario del primo giro del mondo effettuato dal navigatore portoghese con una flotta di cinque velieri e che ha cambiato la geografia e l’economia di tutto il pianeta, ne racconta l’unicità dell’esperienza dell’uomo davanti all'ignoto. È una storia di coraggio e incoscienza, di amicizia e solidarietà, di rivalità e crudeltà, di morte e di amore quella sciorinata dall’autrice nelle 284 pagine del romanzo attraverso un linguaggio lineare e accessibile, ma ricco di modulazioni diverse. Una vicenda che si snoda seguendo il vero itinerario storico: dalle calde spiagge verdi e dorate del Brasile agli estuari dei grandi fiumi, dalle baie pescose dell’Argentina alle coste desolate della Patagonia, sempre più giù fino al terribile inverno australe e alla lotta disperata per la sopravvivenza. Nel Pacifico, mai navigato prima, esperienze di fame, di malattie, di scontri sanguinosi con popoli sconosciuti, ma anche di incontri con esseri miti e di comunicazione fatta di suoni e di gesti. È il racconto di burrasche devastanti, di traversate interminabili, di approdi dall’esito incerto, di paure e sgomento, ma anche di colloqui intimi, di visioni paradisiache e di notti stellate. La verità storica: la flotta, chiamata Armada delle Molucche, salpò dal porto di Siviglia il 14 settembre 1519, con 265 uomini a bordo. Il progetto di Magellano era quello di raggiungere il nuovo mondo, scoperto ventisette anni prima da Cristoforo Colombo, e navigare lungo la costa atlantica verso sud al fine di cercare un passaggio verso un altro oceano; da lì raggiungere le isole delle spezie nell’estremo Oriente. Il passaggio fu trovato (oggi Stretto di Magellano) il 21 ottobre 1520 dall’Atlantico all’oceano chiamato Pacifico dallo stesso capitano. Seguirono tre mesi di navigazione in acque sterminate tra infinite difficoltà. Le Molucche furono raggiunte l’8 novembre 1521. Il rientro in Spagna avvenne il 6 settembre 1522. Dei cinque velieri partiti solo uno fece ritorno con soli 19 uomini. A bordo, un carico di merce preziosa e la certezza che la terra fosse sferica. L’odore dell’oceano è un racconto dettagliato e veritiero, frutto di ricerca storica minuziosa e rigorosa, ma è anche una narrazione avventurosa e coinvolgente, dove ogni protagonista viene tratteggiato con la propria personalità e fragilità; ogni ambiente viene illustrato e animato con l’immaginazione del verosimile. C’è un solo personaggio inventato nel racconto: il sedicenne Miguel Barrio, che fin da piccolo sogna di navigare e riesce ad ottenere un ingaggio come mozzo sulla nave ammiraglia. Nato da una relazione della madre con un marinaio di passaggio, e cresciuto nella taverna del nonno, ai margini del porto di Siviglia, coltiva in sé il segreto desiderio di diventare come il padre di cui si è creata un’idea eroica. La vicenda personale di Miguel si intreccia con quella degli altri protagonisti storici e veritieri del viaggio, in un crescendo di esperienze che plasmano la sua personalità, sino a farlo diventare il cartografo di bordo. L’odore dell'oceano è il modo ideale per far conoscere ai giovani, in maniera completa, la più rivoluzionaria delle scoperte geografiche attraverso la leggerezza del racconto avventuroso e accattivante. Annalisa Bari ha insegnato Italiano e Storia negli Istituti Superiori dal 1969 al 1999. Tra le sue numerose pubblicazioni: Non c’erano le mimose (Del Grifo 2001), Diamanti e ciliegie (2003), Il quarto sacramento (2005). Per Giulio Perrone editore: I mercanti dell’anima (2008). Per Giuseppe Laterza editore: Séparé (2009), Legami di sangue (2011). Per Bompiani: Coccarde rosse (2012). Per Besa editrice: Solo allora cadranno le stelle (2014). Con Edizioni Esperidi: Salone, salotto e salottino (2019), I mercanti dell’anima (2020 ripubblicato).