L’esperienza del dg Corvino con il supporto del ds Trinchera ha consegnato a mister Baroni una squadra giovane, o una rosa, di notevoli potenzialità. Acquisti mirati e cessioni più o meno obbligate hanno permesso di costruire un nuovo Lecce tutto da scoprire, che nelle prime quattro giornate di campionato ha giocato sempre alla pari con gli avversari di turno, senza timori reverenziali, con una fisionomia di gioco ben precisa attuata sul modulo preferito dal tecnico, il 4-3-3.

In ogni ruolo ci sono le alternative giuste, la difesa è stata rinforzata bene, senza tralasciare che Baschirotto, al suo debutto in serie A, da centrale difensivo sta giganteggiando. E poi, Hjulmand sempre in cattedra, Banda semina scorribande pericolose con cross e tiri in porta, Pezzella ha giocato bene all’esordio contro il Napoli e tutto il gruppo sta crescendo. I margini di miglioramento sono ancora tanti, l’importante è crederci fino in fondo e trovare la giusta tranquillità di squadra.

Dopo quattro partite, con due sconfitte immeritate e due ottimi pareggi, la prima vittoria in campionato potrebbe arrivare presto, il Lecce andrà a Torino con la consapevolezza delle proprie forze e la voglia di fare l’impresa contro una squadra ostica, che il tecnico Juric ha sapientemente modellato rendendola una delle compagini più interessanti del campionato, i granata, ne siamo certi, proveranno la scalata per tornare in Coppa Uefa. Il Lecce visto nelle ultime partite può dare filo da torcere al Torino di Radonjic, Ricci, Vlasic, Lukic, Linetty e Sanabria.

Contro l’Empoli abbiamo visto una partita giocata alla pari, Parisi in contropiede ha sbloccato il risultato, poi ci ha pensato Strefezza con un bolide dal limite dell’area a pareggiare i conti su assist dell’effervescente Banda. E’ giunto così il primo punto per muovere la classifica di un campionato che appare sempre più a due velocità. Dopo quattro giornate senza squadre a punteggio pieno, con Atalanta e Roma in vetta alla classifica a 10 punti e l’Inter dietro a 9.

Senza timori reverenziali la partita allo stadio “Maradona” di Napoli, nella bolgia dei tifosi partenopei. Il Lecce, nonostante il turnover, ha fatto la sua gara, fallendo un rigore con Colombo, subendo lo svantaggio con la rete di Elmas al 27’ e poi trovando un pareggio spettacolare dalla lunga distanza con il controllo, la girata ed il missile di Colombo al 31’, alla sua prima rete in serie A. Nella ripresa i giallorossi non hanno lasciato spazi al forcing del Napoli, e in quelle poche occasioni concesse uno straordinario Falcone si è fatto trovare pronto tra i pali, confermando di essere uno dei migliori portieri della categoria in avvio di torneo. Il Lecce ha resistito bene agli assalti del Napoli, con ordine, fino alla fine degli interminabili 7 minuti di recupero. Il classico punto d’oro.

A calciomercato chiuso, lo scorso primo settembre alle ore 20.00, la rosa del Lecce è stata rinnovata tantissimo tra arrivi e partenze. In chiusura è approdato tra i giallorossi il francese Oudin, 25 anni, esterno offensivo proveniente dal Bordeaux. Un tassello in più da inserire nella squadra, con Ceesay, Colombo, Di Francesco, Banda, Peerson, Askildsen, Bistrovic, Samek, Baschirotto, Cetin, Pongracic, Pezzella, Falcone, Brancolini e la parentesi di Frabotta. Abbiamo salutato Gabriel, Lucioni, Coda, Majer, Gargiulo, Simic, Calabresi, Di Mariano e altri giovani. Se mister Baroni troverà la quadra, infondendo la giusta mentalità al Lecce, potremo recitare un piccolo ruolo sul palcoscenico della A, senza fare solo la comparsa. Nell’ambiente giallorosso c’è entusiasmo. E se Umtiti con calma, senza fretta, dovesse tornare quello di una volta… 

Stefano Bonatesta