Dopo cinque giornate di campionato, l’Atalanta, che ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori, è in testa alla classifica con 13 punti. L’Udinese è la sorpresa, al quarto posto con 10 punti, il Lecce con tre sconfitte e due pareggi si trova al quartultimo posto a due punti, mentre il Monza con cinque sconfitte è all’ultimo posto. E proprio quest’ultimo sarà il prossimo avversario del Lecce, la squadra di Stroppa, che a suon di soldi è stata rinnovata per un salto di qualità in serie A, appare in crisi profonda.

Eppure il gioco espresso dai brianzoli non è assolutamente da sottovalutare, calciatori noti come Caprari, Petagna, Birindelli, Pessina, Cragno, Sensi, Carlos Augusto, Mota Carvalho e compagni, sono una spina nel fianco per ogni squadra. La sfida tra neo promosse è già importante per rinvigorire il punteggio in classifica e guardare avanti con fiducia, la lotta alla salvezza è appena cominciata, i successivi scontri diretti con la Salernitana e la Cremonese sono il banco di prova per vedere all’opera il miglior Lecce possibile.

Nell’ottica del gioco di squadra mister Marco Baroni ha ancora molto da lavorare, trovare soluzioni di gioco in attacco, ma soprattutto fare cross e assist per Assan e Colombo o per chi staziona in area di rigore è determinante. Hjulmand, Strefezza, Gendrey ci sembrano ormai delle certezze nel gioco del Lecce, a questi possiamo aggiungere Falcone, che si conferma per ora come uno dei migliori portieri della categoria, Baschirotto, che è già un baluardo della difesa, Banda, che corre, semina il panico, crea pericoli, ma che forse in alcune occasioni dovrebbe trovare una soluzione più semplice allo slancio irrefrenabile giovanile, infine Assan e Colombo hanno dimostrato di essere in grado di segnare se adeguatamente serviti.

Tutti gli altri giallorossi devono confermare ancora il loro valore, in serie A nulla è scontato, nel contesto generale la squadra deve crescere ancora in sostanza. E appunto nella mentalità, nel gioco propositivo ed offensivo dove i giallorossi devono crescere, aggiungendo una continuità di gioco che nella massima categoria è alla lunga fondamentale. Contro il Toro abbiamo visto un Lecce un po’ appannato, più scarico nel secondo tempo, che dopo la magistrale rete di Vlasic al 40’, su uno straordinario taglio di Vojvoda, non ha saputo impensierire più di tanto la retroguardia granata.

Spunti di bel gioco dei giallorossi, senza subire goleade, non sono sufficienti per vincere le partite. Nella prossima sosta di campionato, un richiamo della preparazione agonistica sarà necessario soprattutto per chi non ha svolto il ritiro in Trentino. Ora bisogna cominciare a vincere, Monza, Salernitana e Cremonese sono alla nostra portata, giocano per la salvezza, senza nascondere ambizioni migliori. Guardiamo avanti.

Stefano Bonatesta