Non è andata bene contro la Juventus, il Lecce ha rimediato una sconfitta di misura al “Via del Mare”, l’impresa giallorossa non c’è stata. Vincere contro la Juve sarebbe stato bello, oltre che prestigioso, ma i bianconeri anche in formazione rimaneggiata costituiscono una compagine nettamente più forte del Lecce. Non abbiamo sfigurato di fronte agli avversari, la partita è stata viva, la reazione del Lecce c’è stata, se non fosse stato per la straordinaria rete di Fagioli al 73’, con un destro a giro formidabile, forse staremmo qui a raccontare un’altra partita.

Lo stesso Allegri ha ammesso un pizzico di fortuna dei suoi, per il palo centrato dal capitano Hjulmand all’89’. Questione di fortuna, sul palo di Fagioli la palla è rimbalzata dentro, su quello di Hjulmand fuori. Questione di centimetri, di effetto, di rimbalzi. In partita il Lecce ha tenuto bene il campo, difendendosi con ordine tra la fine del primo tempo e l’avvio della ripresa, quando l’offensiva bianconera si è fatta più pressante in cerca della vittoria, dopo la precedente batosta in coppa. Come sempre, quando qualcosa non gira più per il verso giusto in una squadra, sul banco degli imputati ci finisce l’allenatore, mr Baroni, che continua ad attirare gli strali dei tifosi delusi.

Se la squadra segna poco (9 reti), non tutte le responsabilità ricadono sul tecnico, ma qualcosa nell’impostazione del gioco sulla trequarti è comunque da rivedere, bisogna migliorare in quella zona del campo trovando il passaggio che consente di calciare in porta. Nel Lecce manca il cosiddetto rifinitore, il giocatore dell’ultimo passaggio, del lancio, dell’assist decisivo, la manovra sulle fasce spesso si scontra con le barricate dei difensori avversari. In generale, manca una maggiore propensione offensiva, variare il modulo dal 4-3-3 ad un 4-3-1-2 all’occorrenza potrebbe favorire maggiori soluzioni tattiche in attacco. Spetta al tecnico conoscere bene le possibili alternative e motivare di più i ragazzi.

Adesso, un’altra trasferta impegnativa ci aspetta al varco, contro i bianconeri di Udine nell’anticipo di venerdì sera. La squadra di Sottil è la sorpresa del campionato, con una marcia in più all’inizio ora ha rallentato la corsa ai piani alti della classifica, ma rimane all’ottavo posto con 22 punti (in testa c’è il Napoli con 32 punti a più 5 dalla seconda). Bijol, Perez, Deulofeu, Beto, Samardzic,Udogie, Lovric si segnalano tra i migliori calciatori del torneo. L’Udinese è una squadra solida e lucida in campo. Tentare di vincere appare difficile, ma la posizione in classifica del Lecce, sempre più a rischio, reclama punti.

Ora più che mai bisogna ritrovare il bandolo della matassa e tornare a giocare come nella prima parte del campionato. Siamo già alla 13ma giornata, sperare nel mercato di riparazione non è sempre la soluzione migliore. Il calcio vive di episodi, fortuna, audacia, gioco, grinta, testa e cuore. Sosteniamo il Lecce anche nei momenti meno entusiasmanti. Forza Lecce.

Stefano Bonatesta