La banda «Santa Cecilia» Città di Sogliano Cavour si ricompone per celebrare i quarant'anni dalla sua fondazione. Nell'oratorio parrocchiale di Sogliano domenica 27 novembre alle 19 c'è il tradizionale «Concerto in onore di Santa Cecilia», che quest'anno celebra i quarant'anni dalla costituzione del corpo bandistico, un’occasione speciale che porta la banda a ricomporsi eccezionalmente, dal momento che dal 2020, a causa del Covid, il complesso non è stato più allestito. E sarà davvero un concerto speciale, che vedrà alternarsi sul podio a dirigere l’orchestra di fiati i tre direttori che si sono succeduti negli ultimi quindi anni: Giuseppe Gregucci, Giovanni Guerrieri e Giancarlo Perrone. Il programma si aprirà con l’esecuzione dell’Inno Nazionale cantato dai bambini delle quinte classi della scuola primaria. Quindi le marcie sinfoniche «Don Aldo» di Enrico Donateo dedicata ad Aldo Montagnolo e Donato Nuzzaci e) e «Afrodite» di Gino Bello. Poi toccherà al maestro Gregucci dirigere «Libiam ne’ lieti calici» da «La Traviata» di Verdi, i temi da «Amarcord» di Rota, da «La vita è bella» Piovani e da «Mission» di Morricone. Il maestro Guerrieri dirigerà invece «Vissi d’arte» da Tosca di Puccini e «Moment for Morricone», mentre per il maestro Giancarlo Perrone ci sarà «Nessun dorma» da Turandot di Puccini e «Bolero» di Ravel. Si chiude con la marcia «Sogliano» di Giuseppe Gregucci e dedicata alla cittadina. La banda di Sogliano rinasce nel 1982, riprendendo una tradizione musicale cittadina che risale agli anni del fascismo, quando viene costituito il Concerto Musicale Sogliano Cavour dell’Opera Nazionale Balilla, per volontà del sacerdote don Giuseppe De Pascalis e sotto la direzione del maestro Antonio Marti di Soleto. Negli anni il concerto bandistico Città di Sogliano Cavour dell’associazione «Santa Cecilia» si è distinto per meriti musicali, tanto che oggi se ne richiama a gran voce il ritorno sulle scene.