Una sconfitta nella Scala del calcio, a San Siro contro l’Inter, era prevedibile. E’ inutile recriminare, la superiorità netta di una squadra da vertice è evidente, non sempre si possono fare i miracoli. San Siro è un campo difficile per tutti, i fuoriclasse trovano sempre lo spunto vincente, anche contro un Lecce che si è difeso bene, con ordine per gran parte della gara. Un gol imparabile per tempo, di Mkhytaryan e Lautaro al 29’ ed al 53’, e il gioco è fatto. Niente da dire, nerazzurri più forti dei giallorossi inesperti. Come dicono alcuni tifosi attenti, alti e bassi di una squadra giovane.

Il Lecce di fatto non è riuscito a rendersi pericoloso, poche le occasioni da rete degne di nota, una di Assan nel primo tempo, di Gonzalez dalla distanza, un’altra di Hjulmand nella ripresa e poco altro. Un po’ poco per poter sfidare una big del campionato. Serata sottotono per Strefezza e Hjulmand, due che in campo possono dare qualcosa in più. Punto e a capo, pensiamo al buon Torino, che con Juric in panchina ha ripreso quota. Occhio a Karamoh, Sanabria, Linetty e Schuurs se saranno della partita.

Riuscire a vincere in casa sarebbe il massimo, contro una compagine ostica, ma anche un pareggio per muovere la classifica sarebbe auspicabile. A tredici giornate dal termine del torneo, le partite diventano sempre più determinanti. Viviamo alla giornata, l’obiettivo non cambia, siamo sempre al 15mo posto, nulla è cambiato. Mister Baroni avrà a disposizione Baschirotto, elemento prezioso per il club giallorosso, autentico trascinatore. Contro il Toro bisogna ritrovare grinta e concentrazione dopo due stop di fila, la fase offensiva deve essere più efficace e concreta, qualche variante al tridente potrebbe essere utile. Continuiamo a sostenere il Lecce nella splendida cornice del “Via del Mare”.

Stefano Bonatesta