A questo punto, dopo sei sconfitte consecutive, al Lecce serve uno scossone per ritornare a fare punti e non rischiare di rimanere impantanati nelle sabbie mobili della zona retrocessione. Mancano nove partite al termine del torneo, cinque in casa e quattro in trasferta, affronteremo la Sampdoria, il Verona e lo Spezia al “Via del Mare”, tre gare decisive per la salvezza. Occorrono concentrazione, carattere, motivazioni, entusiasmo e grinta da vendere per tornare a vincere e mettere al sicuro la serie A. Contro la Sampdoria la prossima sfida salvezza in casa, vincere o pareggiare per muovere la classifica, ancora ferma a 27 punti, a +1 dallo Spezia e +5 dal Verona, a -2 dalla Salernitana.
Partita indubbiamente difficile, ma le risorse nel Lecce non mancano se verranno tirate fuori. Compito non facile per Marco Baroni, la situazione è oggettivamente delicata dal punto di vista sportivo. Contro il Napoli abbiamo però visto dei progressi, un Lecce finalmente più brillante e vivace, che è tornato a segnare con Di Francesco al 52’, dopo la traversa di Ceesay. La sconfitta amara, rimediata contro la capolista, che in verità ha giocato in parte al risparmio in vista della Champions, è difficile da mandare giù per come è maturata, con quella orribile papera tra Gallo e Falcone al 64’. Una scena, ahimè, da comiche del calcio.
Nella sintesi della partita possiamo affermare che il Lecce era partito bene, subito pericoloso con Maleh, poi il Napoli con un palleggio superiore e un passo da campioni è passato in vantaggio con Di Lorenzo al 18’. Il resto è storia ormai passata, un Lecce volitivo, ma non in grado di fermare la potenza dei partenopei, abili a sfruttare ogni minima occasione. Un plauso tra i giallorossi lo merita a nostro avviso il francese Umtiti, che si è speso tanto, con giocate d’anticipo, per tenere il Lecce fuori dalla propria area. Guardiamo avanti. Continuiamo ad auspicare variazioni di modulo in attacco, anche nel corso della partita, da questo punto di vista il tecnico giallorosso ci sembra un po’ rigido.
Manteniamo la calma e continuiamo ad essere ottimisti, il calcio è un bel gioco, uno spettacolo e tale deve rimanere. Ora c’è la Sampdoria, la squadra del compianto Vialli e del Ct Mancini, dal blasone importante. Purtroppo, le stagioni nel calcio non sono sempre le stesse, i liguri si trovano adesso all’ultimo posto, in una posizione pressoché irrimediabile, ma con la voglia di lottare fino alla fine. Anche il Lecce dovrà lottare per la salvezza fino al termine del campionato.
Stefano Bonatesta