A quattro giornate dal termine del campionato, il Lecce si è complicato la corsa alla salvezza con una brutta sconfitta in casa, inaspettata per certi versi, contro l’Hellas. Beninteso che il Lecce è ancora in una posizione di vantaggio, sedicesimo in classifica, ma le distanze si sono accorciate, il Verona a -1 è uscito per ora dalla zona rossa, ci è finito lo Spezia che rimane a -4 dai giallorossi, infine, la rimonta della Cremonese rischia di sparigliare le carte. In questo momento è il Verona a sembrare più tonico fra le quattro contendenti. Staremo a vedere, seguiremo con passione le sorti del Lecce.

Adesso ci vuole uno scossone, non si può affrontare una diretta concorrente alla salvezza con un atteggiamento blando, poco convincente. Nelle prossime gare il Lecce dovrà dare fondo a tutte le sue risorse, con quattro o cinque punti su dodici a disposizione dovremmo farcela, Lazio in trasferta, Spezia in casa, Monza e Bologna le prossime restanti partite. Per diverso tempo abbiamo cullato la possibilità di una salvezza in anticipo, adesso sappiamo che la corsa è più difficile, tutto può accadere, l’atteggiamento mentale sarà molto importante.

Grinta, personalità, motivazioni, carattere, cuore, forza, coraggio, calma, lucidità, bisogna sfoderarle tutte queste caratteristiche oltre alle energie fisiche, altrimenti avremo vissuto solo una bella parentesi in serie A. Contro gli scaligeri mister Baroni ha mandato in campo la formazione più affidabile, che invece non ha brillato, nel finale di gara una linea offensiva con quattro attaccanti non è servita a raddrizzare le sorti del match. Già in avvio la traversa di Djuric ci ha messo in apprensione, facendo intendere che la serata non sarebbe stata facile. Il Lecce contro il Verona ne è uscito un po’ con le ossa rotte tra andata e ritorno, abbiamo in parte pagato la fisicità degli avversarsi, che guardinghi hanno badato al sodo per poi colpire al momento opportuno, la rasoiata da fuori area di Ngonge al 71’ ci ha irritato non poco, ma questo è il calcio.

Tra i giallorossi Blin, Di Francesco, poi nel finale Banda e Hjulmand ci hanno provato a rendersi pericolosi, ma la serata è nata ed è finita storta. Adesso è il momento di stare uniti, compatti, nella squadra e con la squadra, sbandare adesso, allo sprint finale sarebbe pericoloso, porterebbe a una rovinosa caduta che nessuno vuole. I mezzi per rinvigorire la corsa ci sono, contro la Lazio all’Olimpico ovviamente non sarà facile, di fronte a campioni come Felipe Anderson, Zaccagni, Luis Alberto, ma questo è il momento di sfoderare quella determinazione che a volte manca nei giallorossi.

Scegliere i giocatori più in forma non sarà facile, da Strefezza ci si attendeva di più e invece sono proprio alcune delle sue giocate a mancare al Lecce in questa fase delicata del campionato. Non si devono fare calcoli, non bisogna attendere troppo gli avversari, qualcosa si deve rischiare per vincere un paio di partite. L’esonero di mister Baroni, che qualcuno reclama, non lo riteniamo utile. Mettiamo da parte la cocente delusione e sosteniamo il Lecce affinchè ritrovi quell’atteggiamento aggressivo indispensabile per lottare fino in fondo al traguardo, poi si tireranno le somme. 

Stefano Bonatesta