Miracolo di Falcone, finale di partita mozzafiato, rigore trasformato da Colombo all’ultimo istante, così il Lecce conquista la salvezza. Evviva! La festa può cominciare in città, da oggi (28 maggio) e nei prossimi giorni con quella ufficiale. Un traguardo straordinario e meritato per una matricola come il Lecce, piena di giovani esordienti nel massimo campionato. Son lacrime di gioia tra i giallorossi all’U-Power Stadium di Monza, mentre esplode la festa dei numerosi tifosi. La salvezza è dedicata ai tanti gufi che nell’arco della stagione hanno predicato “peste e corna” contro il Lecce, sono stati smentiti dal campo, perché il lavoro fatto con professionalità, serietà, umiltà, passione, programmato nei minimi particolari, di qualità, dà sempre dei buoni frutti, anche quando la sfortuna ci mette del suo.

Dopo circa dieci minuti dalla fine della partita, in piazza Mazzini e dintorni spuntano in fretta e furia le prime bancarelle con le bandiere del Lecce e le maglie giallorosse, si formano i primi sparuti caroselli di auto, si sentono i primi clacson e le prime trombe suonare, per la gioia dei bambini con le maglie di Strefezza, Umtiti, Hjulmand e compagni, la festa sta per cominciare. Che bello vedere il frate con la sciarpa giallorossa in piazza Mazzini. E poi, festa grande ed estemporanea in piazza S. Oronzo e in tutta la città.

Bisognava “dare tutto fino in fondo” e ci siamo riusciti. La partita contro il Monza non è stata delle più belle, ma le scorribande del generoso Banda hanno impensierito la retroguardia dei lombardi nel primo tempo. Nella ripresa il Monza si fa più pericoloso, con il passare del tempo la partita diventa al cardiopalma, il rigore causato da Baschirotto, in una delle sue pochissime sbavature in campionato, gela i tifosi giallorossi. Ci pensa Falcone a volare all’84’ per salvare il risultato su tiro dal dischetto di Gytkjaer.

Partita meno intensa nei minuti finali, si avvia verso un pareggio, otto i minuti di recupero, una sofferenza, e poi quando nessuno se l’aspetta arriva il rigore per il Lecce, concesso per fallo di mano di Gytkjaer, giornata storta per lui. Lo trasforma Colombo, uno dei giallorossi più criticati, al 101’ ed è l’apoteosi. In tanti, tra gli addetti ai lavori, ci davano per retrocessi già a dicembre in avvio di campionato, il calcio è ancora una volta imprevedibile. Salvi con una giornata d’anticipo. Grazie a Falcone, Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo, Oudin, Blin, Askildsen, Banda, Ceesay, Strefezza, Di Francesco, Hjulmand, Maleh, Colombo, Pezzella e a chi non è sceso in campo, la vittoria è di tutti.

Al “Via del Mare” poco più di una passerella con il Bologna nella 38ma ed ultima giornata. Vedremo per una volta la partita con la massima tranquillità, sperando in qualche bella giocata del Lecce, magari una rete spettacolare, con i rossoblù insidiosi. Chiudiamo con l’immagine simbolo del giorno, mister Baroni in ginocchio al triplice fischio dell’arbitro è l’emblema della partita e della bellissima stagione, dedica la salvezza a suo padre che non c’è più. 

Stefano Bonatesta