Cala il sipario sul campionato di calcio 2022/23, il Lecce ha conquistato la sua ottava salvezza in serie A, forse una delle più belle. Una vera impresa, con una squadra giovane piena di esordienti. Una stagione sportiva intensa, altalenante, sofferta ma mai vissuta in zona retrocessione nell’intero campionato. Il Lecce ci ha regalato tante emozioni sul palcoscenico della massima serie, dove ha trionfato il Napoli stravincendo lo scudetto, mentre Spezia e Verona dovranno disputare ancora uno spareggio per la retrocessione. Diciassettesimo torneo in A, sedicesimo posto in classifica a 36 punti, con un tabellino di 8 vittorie, 12 pareggi, 18 sconfitte, 33 gol fatti e 46 subiti.

Con le convocazioni in nazionale di Banda, Ceesay, Helgason, Maleh, Hjulmand e per la prima volta di Baschirotto nell’Italia di Mancini (pre-ritiro), la stagione si è chiusa nel migliore dei modi. Pazienza per la sconfitta contro il Bologna al “Via del Mare”, sempre gremito per le grandi occasioni (oltre 25mila). La partita è stata piacevole ed aperta tra due contendenti che non avevano più niente da perdere. Non sono mancate le emozioni.

La seconda rete di Banda in campionato su cross di Strefezza al 17’ porta in vantaggio il Lecce, lo zambiano ha festeggiato danzando a bordo campo. Il pareggio di Arnautovic arriva al 58’, un attaccante prolifico che farebbe comodo al club giallorosso. I rossoblù di Motta, passano in vantaggio all’81’ con una magia di Zirkzee, bravo nel confezionare una rete d’autore. Un tiro al volo di Oudin su cross di Maleh riporta il Lecce in parità all’88’. Standing ovation per Umtiti al 91’, il francese esce in lacrime dal campo, applausi meritati per questo umile campione che ha scelto Lecce per ricominciare dopo lo stop.

Subito dopo, Blin fallisce la rete del possibile vantaggio in chiusura di match. Ma non finisce qui, al 97’ il Bologna trova con Ferguson la rete del successo, Lecce beffato allo scadere del tempo. Si festeggia nello stadio, prima e dopo la partita dall’amaro risultato: applausi, fumogeni giallorossi, musica, cori, luci, fuochi d’artificio e soprattutto tanta gioia. Adesso si ricomincia, la società è pronta a programmare il futuro con un bilancio migliore dello scorso anno, si punta anche alla copertura completa del “Via del Mare” con i XX Giochi del Mediterraneo a Taranto 2026.

Il dg Corvino, amareggiato da alcune critiche ricevute, ha espresso alcuni dubbi, ma crediamo che la permanenza nella società non è messa in discussione. Mister Marco Baroni merita la riconferma, ma la sua permanenza non è certa. Nei prossimi giorni, o forse ore, ne sapremo di più, per scelta personale o motivazioni tecniche si scioglierà la riserva. Tra le tante voci che circolano, abbiamo sulla panchina del Lecce a giorni alterni Pirlo, Di Francesco, D’Aversa, Coppitelli, Nunziata, De Rossi e altri.

Certamente il modulo del 4-3-3 anche a partita in corso dovrebbe essere modificato all’occorrenza, ma gli addetti ai lavori ci fanno notare che per due anni consecutivi il Lecce ha centrato obiettivi difficili e che la squadra è stata costruita per giocare in questo modo. Vedremo se ci sarà qualche ripensamento. Tra gli obiettivi di mercato, un attaccante più esperto potrebbe far comodo. Chi resta e chi parte, difficile da prevedere, gruppo confermato o rinnovato, tutto ruota intorno all’allenatore, alle richieste, alla programmazione. Il giovane Colombo dovrebbe tornare al Milan che vorrebbe puntare sul suo talento, il francese Umtiti via Barcellona potrebbe finire al Lione o all’Inter per sostituire la partenza di Skriniar a parametro zero.

Falcone con la Sampdoria retrocessa potrebbe anche rimanere. Le cessioni di Baschirotto e Hjulmand sembrano quasi certe, i due calciatori hanno mercato ma non lasceranno il Lecce per meno di 10 milioni di euro. Da rivedere i prestiti di Oudin (ha già salutato i tifosi per il ritorno al Bordeaux), Maleh, Askildsen, Pezzella, Ceccaroni e Pongracic. Si ricomincia con Gendrey, Gallo, Blin, Banda, Di Francesco, Ceesay, Romagnoli, Strefezza, Helgason, Parsson e Gonzalez, potrebbe essere questo il gruppo da cui ripartire con alcuni giovani della Primavera (in finale di campionato) da lanciare in prima squadra.

Tuia e Dermaku sono un’incognita. Appare evidente che per ogni reparto ci vorranno almeno un paio di innesti e considerando che la difesa del Lecce, vero punto di forza, ci ha garantito una buona fetta di salvezza. Speriamo che l’ossatura della squadra non venga smantellata del tutto. Fare previsioni ora è quanto mai azzardato, giochiamo solo a disegnare una bozza del Lecce che si potrebbe delineare. La società potrà contare su maggiori risorse, ma la pianificazione del club non cambierà rotta, con professionalità e passione si cercheranno nuovi talenti, nuove promesse in giro su cui scommettere, e qualche veterano che abbia voglia di rilanciarsi nel Lecce. 

Stefano Bonatesta

 

Riportiamo il comunicato ufficiale dell’Us Lecce del 5 giugno 2023 a conclusione della stagione sportiva 2022/2023. 

Dopo la gara di ieri, Lecce - Bologna, valevole per l’ultima giornata della Serie A TIM, e i festeggiamenti per la salvezza ottenuta con 90 minuti di anticipo, l’attività dei giallorossi della Prima Squadra è terminata. 

I giallorossi, squadra più giovane della Serie A, hanno condotto l'intero campionato al di fuori della zona retrocessione ottenendo 20 punti già al termine del girone d'andata. 

Il 28 maggio, al termine di un'emozionante Monza - Lecce, penultima giornata della Serie A TIM il match viene deciso da Colombo al minuto 101' con il rigore trasformato che consente ai giallorossi di conquistare la salvezza aritmetica. 

I giallorossi ottengono così la permanenza nella massima serie con una giornata d'anticipo. È la prima salvezza in Serie A della presidenza di Saverio Sticchi Damiani che consentirà al Lecce di disputare per il 18° anno il massimo campionato italiano.