Da domenica 16 a giovedì 20 luglio (ore 21 - ingresso libero - info e programma www.teatrolegiravolte.it - 3278944219 – 349.4638560) l'anfiteatro comunale “Pino Zimba” di Aradeo ospita la diciottesima edizione di Bagliori d'ombra, rassegna di teatro per ragazzi e famiglie, ideata e organizzata dal Teatro Le Giravolte, in collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune di Aradeo, nel programma di Aradeo Summer Fest 2023, e l'Unione Internazionale della Marionetta - Italia, con il contributo del Fus - Fondo unico dello spettacolo del Ministero della Cultura e della Regione Puglia. Domenica 16 luglio (ore 21 - ingresso libero) il via con "Biancaneve" di e con con Giancarlo Vulpes, nuova produzione di Tieffeu, che da più di trent’anni porta avanti la valorizzazione della fiaba attraverso il teatro di Figura, con scenografie e figure di Ada Mirabassi e progettazione pop up di Rossana Tabacchini. Un grande libro fa da cornice alla storia, dove gli scenari si aprono a pop up e danno vita alle ambientazioni e alle figure da tavolo. I personaggi della fiaba rivelano la contrapposizione tra i vizi e le virtù: dalla regina che ha perso il primato della bellezza e abituata alle cattive abitudini che la tormentano, si camuffa in una perfida strega per riconquistare ciò che non ha più; a Biancaneve, pura d’animo, cede comunque alla tentazione di gustare una bella mela; al principe stanco dall’essere circondato nella vita di corte dagli artificiosi convenevoli, si innamora delle virtù della candida Biancaneve. Fanno da contraltare dei personaggi che seppur sono l’emblema dell’immaginario fiabesco, rappresentano la bocca della verità, e allora abbiamo uno specchio che “rispecchia” gli aspetti obiettivi della realtà e che però non si è disposti ad accettarli e i grotteschi nani del bosco che cercano di aiutare e proteggere la protagonista dalle tentazioni che sono sempre in agguato e a portata di mano.
Lunedì 17 e martedì 18 luglio (ore 21 - ingresso libero) doppio appuntamento con le produzioni della compagnia Teatro Immagini di Rimini. Nella prima serata Ivan Tanteri sarà in scena con "Federico il topo della fantasia". Uno spettacolo che parte dalla domanda: quando un libro diventa vivente? Il primo momento in cui il libro diventa vivente è quando viene letto poi come uscendo dalle pagine, il topo Federico diventa la voce narrante di questo spettacolo per grandi e bambini dove prendono vita, a poco a poco, i colori attraverso il sorgere del sole, le nuvole nel cielo,gli uccelli, le onde del mare, i pesci in una successione,come il dipingersi di un quadro unico.Uno spettacolo dove gli oggetti prendono vita a tal punto che tutto diventa fiaba e ancora colore, attraverso la storia della Principessa e il Drago, in un dolce vortice di emozione e meraviglia,di fiato sospeso, gioia e allegria. Gli oggetti non sono inanimati come sembra,ma possono animarsi e diventare addirittura compagni di avventure e amici fedeli, possono cambiare forma solo con il cambiare dell’azione in ogni momento, lasciando spazio ad ogni immaginazione e fantasia. Martedì poi lo stesso Ivan Tanteri con Maila Gianni e Rita Superbi proporrà "Visioni". Uno spettacolo, alla scoperta delle molteplici latitudini che popolano il mondo della creatività e dell’arte, dove al centro di tutto risiede quel bisogno inesorabile ed insostituibile di “restare umani”. Ecco che lo spettacolo altro non vuole essere che un vero e proprio “viaggio di scoperta” insieme a quel magico popolo dai sogni spezzati e poi risorti. Nella consapevolezza, poi, che il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è. Perché, quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi. Una nave immaginaria, ed i suoi stravaganti marinai, affronta senza nessuna paura e con grande entusiasmo quel mare fatto di emozioni e di meraviglie, dove è possibile incontrare, i propri sogni, le proprie speranze, i propri desideri.
Mercoledì 19 luglio (ore 21 - ingresso libero) spazio a "Il principe e il povero", liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Mark Twain del Granteatrino di Bari con Anna Chiara Castellano Visaggi e Giacomo Dimase, i pupazzi di Natale Panaro e la regia di Paolo Comentale. Le differenze economiche possono influenzare tutta la crescita di un bambino, ma non minarne la vera natura. E dall’esperienza di vita si può trarre lezione, com’è dimostrato nella storia di Mark Twain. Il principe Edoardo e il povero Tom si incontrano e, stanchi della loro vita e molto simili nell’aspetto fisico, si scambiano i “ruoli”. Di qui tutta una serie di avventure, ma, alla fine, essi ne usciranno migliorati e sapranno rivelare la loro vera natura. Un allestimento molto giocoso in cui un narratore attore interagirà con gli spettatori per coinvolgerli nelle vicende e per dialogare con i burattini protagonisti della storia. Il testo pone l’accento su quanto, nonostante le differenze economiche e culturali, la natura del bambino sia assolutamente la stessa a prescindere dalla provenienza familiare e come ognuno di essi possa, come il Povero di Twain, manifestare grande saggezza e generosità a prescindere dalla sua estrazione sociale.
Giovedì 20 luglio (ore 21 - ingresso libero) la rassegna si concluderà con "Qinlong! Il drago verde - Immagini, voci e suoni erranti dal mondo" del Teatro Le Giravolte con Anna Cinzia Villani, Nina Adilardi, Ludovica Ciardo, Matteo Padula, Francesco Ferramosca, Francesca Dell’Anna e Amelia Sielo. Una serie di strani personaggi compaiono improvvisamente in strada. Attirano l’attenzione di passanti e curiosi suonando ritmi con tamburi e diversi altri strumenti musicali e occupano il luogo prescelto per far festa. Compare un grande drago e la cerimonia può iniziare. In un clima di gioco e allegria, gli attori raccontano con danze, canti e immagini piccole storie provenienti da diverse culture del mondo accompagnati da strani suoni vocali e da canti di tradizione popolare.