Francamente nessuno poteva prevedere una partenza così lanciata del Lecce che in tre giornate ha incassato 7 punti con 6 reti fatte e 3 subite, ritrovandosi al secondo posto in classifica con la Juventus dietro alle travolgenti milanesi a punteggio pieno. Per la cronaca, l’Empoli unica squadra a 0 punti, la Roma ancora ad 1, il Monza, prossimo avversario del Lecce in trasferta ne ha solo 3. Non si poteva chiedere di più, comunque vada sono sette punti importanti, pesanti, conquistati sul campo, con prove di carattere, che spiazzano le dirette concorrenti alla salvezza. Il Lecce continua a sorprendere ma non si deve assolutamente illudere, il campionato è ancora in rodaggio e i veri valori usciranno alla distanza.
La seconda vittoria al “Via del Mare” conferma che il Lecce è una squadra solida ancora da scoprire, capace di creare spunti interessanti per andare a rete. Contro la Salernitana non abbiamo visto una grande partita sul piano del gioco, ritmi piuttosto bassi, una manovra poco incisiva dei giallorossi, con un possesso palla decisamente a favore dei granata, però, il Lecce a differenza dello scorso anno segna. Nella passata stagione il Lecce si difendeva bene, la manovra partiva da dietro ed era più articolata, ma poi spesso tutto sfumava in zona tiro. Quest’anno il Lecce concede qualche spazio, non ha un gioco coinvolgente almeno per ora, spesso riparte dal centrocampo con palle recuperate, si concede qualche lancio in più, o qualche cross in più, ma in area di rigore è più concreto.
Per questi motivi i margini di miglioramento sono ancora tanti. Non si vince di soli duelli in campo, verticalizzazioni, triangolazioni efficaci, cambi e profondità di gioco sono determinanti quando gli avversari cominciano a prendere le misure. La partita è stata sbloccata presto da Krstovic al 6’ con un colpo di testa angolato su cross morbido di Gendrey. Banda prova a raddoppiare, si rende ancora pericoloso di testa il montenegrino, tra i piedi di Candreva la palla del pareggio parata dall’efficace Falcone. Nel secondo tempo partita ancora più spenta, ci prova Cabral a pareggiarla, ma il palo nega la rete. Al debutto nella ripresa il giovane centravanti Piccoli, giunto in prestito dall’Atalanta dopo una stagione un po’ appannata ad Empoli, da rivedere.
Infine, negli interminabili minuti di recupero arriva il raddoppio su rigore trasformato da Strefezza al 98’. Nella formazione titolare il brasiliano non c’era, mister D’Aversa ha promosso Kaba e Krstovic dal primo minuto, il capitano giallorosso dovrà giocarsi il posto da titolare, anche se un ingresso a partita in corso potrebbe essere un’arma in più nei giallorossi, oppure rientrare in un possibile 4-2-3-1. Le soluzioni tattiche a disposizione del tecnico giallorosso non mancano di certo, come dire il Dg Corvino ha pensato a tutto. Insomma, il secondo ciclo del Lecce si è aperto nel migliore dei modi, un progetto che va avanti, con un budget limitato, investimenti in operazioni mirate, cura dei dettagli, nulla è lasciato all’improvvisazione, con una squadra giovane che è ormai quasi interamente di proprietà del club, senza debiti, un lavoro da veri imprenditori.
Dopo la sosta per la Nazionale, che vede al debutto il nuovo Ct Spalletti, il Lecce affronterà il Monza in trasferta. I brianzoli sono una squadra ambiziosa, anche se alcuni imprevisti societari ne hanno un po’ fermato lo slancio. Mister Palladino può contare su giocatori interessanti come Colpani, Pessina, Gagliardini, Caprari, Mota Carvalho, il nostro Colombo nel modulo 3-4-2-1. Le partenze di Carlos Augusto, Sensi e Rovella ne hanno un po’ ridimensionato la forza. Al Lecce occorrono umiltà e determinazione per provare a proseguire questa fantastica striscia positiva. Non ci sono partite facili in serie A, come in tanti hanno sottolineato non esistono più le squadre materasso.
Stefano Bonatesta