Seconda sconfitta consecutiva, prima al “Via del Mare”, travolti da un insostenibile Napoli, tornato a giocare a ritmi da scudetto. Un Lecce un po’ compassato, con poca tensione agonistica, non è riuscito ad arginare nel secondo tempo le giocate dei partenopei, dopo un primo tempo in cui Krstovic e Pongracic hanno tentato di pareggiare la gara. Ostigard di testa al 16’, Osimhen ancora di testa al 57’, Gaetano dalla distanza all’88’ e Politano su rigore al 94’ hanno reso la batosta pesante. A fine partita applausi di incoraggiamento meritati ai giallorossi dai tifosi.

Bisogna resettare tutto, ricaricarsi e stare zitti, questo in sintesi il pensiero di mister D’Aversa. Bisogna ritrovare grinta e determinazione, rimanere calmi e concentrati, consapevoli che il torneo sarà lungo e difficile per tutti. In classifica le milenesi hanno preso un leggero margine di vantaggio in testa, ma per il resto tutto è molto instabile e forse lo sarà ancora. Ci potrebbe essere un maggiore equilibrio tra le squadre di serie A in questa stagione. Speriamo di vedere un bel campionato, avvincente e spettacolare. Contro il ritrovato Sassuolo, al “Via del Mare” ci vorrà il miglior Lecce. Occorre ritrovare calma e punti prima di tutto.

Berardi è tornato ad essere quel calciatore determinante che tutti conosciamo, Laurientè e Pinamonti sono spine nel fianco degli avversari, la squadra allenata da mister Dionisi adotta spesso un offensivo 4-2-3-1. Tutta la squadra gioca bene, ha messo alle corde Juventus e Inter dopo una partenza stentata, con 9 punti in classifica verrà a Lecce per riscattare la sconfitta casalinga con il Monza, rete dell’ex Colombo. Nel Lecce rientra Kaba, in avanti le marcature si sono fatte più strette su Krstovic e Almquist, occorre perciò trovare nuove combinazioni di gioco e per evitare alcuni errori bisogna lavorare sulla concentrazione. Comunque vada la partita, rimanere calmi è un punto di forza. Nel calcio si vince e si perde, o si pareggia, l’obiettivo del Lecce è la salvezza, si lotterà fino alla fine, questo è lo sport.

Stefano Bonatesta