Il Lecce lotta, soffre, resiste, sfiora il colpaccio all’Olimpico e subisce il ribaltone nel recupero finale. Amaro finale di una partita intensa, che con un pizzico di mestiere il Lecce avrebbe potuto vincere. Dello svedese Almqvist la rete del vantaggio al 72’ che ci ha fatto accarezzare un sogno, poi la beffa nei minuti finali, di testa l’iraniano Azmoun al 92’ e di forza Lukaku al 94’. Anche un punto a Roma ci avrebbe fatto comodo, le partite finiscono quando arbitro fischia diceva un vecchio adagio di un noto allenatore. C’è saggezza in queste parole, possono valere per tutto.
In classifica, Inter al comando, Salernitana ultima e Lecce nel mezzo. Ancora bene, ma bisogna smuovere le acque, due sconfitte di fila e pochi punti nelle ultime giornate rendono la situazione più stagnante e scivolosa. Non bisogna demoralizzarsi, il Lecce è vivo, ha solo bisogno di fiducia. Al Via del Mare è atteso un Milan un po’ malmesso in questo momento, una squadra che appare un po’ frastornata dall’esito delle ultime gare, con il tecnico Pioli rimesso in discussione, ma capace di rigenerare la truppa guidata da Leao e Giroud. I rossoneri sono sempre una big del campionato, ma per rimanere in vetta occorre sbagliare poco. La bella vittoria in Champions contro il temuto Psg è una boccata d’ossigeno per i rossoneri pronti a ripartire.
Anche mister D’Aversa deve saper rigenerare la squadra, bisogna tornare ad essere più concreti, fare risultato. Continua la preparazione in vista della partita sul campo di Acaya, anche Dermaku è tornato ad allenarsi nel gruppo. Da Strefezza e compagni ci si aspetta sempre tanto, senza tener conto della forza degli avversari, degli episodi, della fortuna e via dicendo. Un super Falcone contro la Roma ci ha permesso di gioire più volte con le sue provvidenziali parate, sul rigore parato a Lukaku e su Aouar nel primo tempo, e ancora su Lukaku nella ripresa. Strefezza non è riuscito a chiudere la partita con il mancato raddoppio, avrebbe potuto passare al ben piazzato Piccoli la palla del possibile 2-0. Mourinho ha schierato quattro attaccanti nel finale per ribaltare la gara. Dettagli di una partita vibrante, piena di spunti. Sosteniamo i giallorossi, è pur sempre serie A.
Stefano Bonatesta