Un incontro per riflettere sulla violenza di genere. Sabato 25 novembre (inizio ore 18:30, ingresso libero) nell’ex Convitto Palmieri a Lecce (piazzetta Carducci), c’è «Le vittime del silenzio», manifestazione ideata e organizzata dalla casa editrice Il Raggio Verde e dalla rivista Arte e Luoghi, in collaborazione con la Biblioteca «Bernardini» e l’associazione culturale Fondo Verri in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Due i momenti in programma ma accomunati da un denominatore comune: scardinare il silenzio assordante e complice che alimenta il fenomeno e che non mette a riparo le vittime e unire le voci attraverso l’arte della scrittura e della poesia, per riaffermare la valenza del rispetto per la vita. In apertura di serata, moderata dalla giornalista Antonietta Fulvio, presentazione del libro Nessuno mi vuole e ne vado fiera – quando le donne si sentono sbagliate, ma non lo sono di Maria Teresa Giaffreda intervistata dalla giornalista Giovanna Ciracì.  Il libro, edito da Il Raggio Verde, si presenta come un’autobiografia in chiave sociologica. I contenuti infatti non riflettono solo una storia personale, ma coinvolgono dinamiche ed eventi talmente ormai diffusi, da portare il lettore ad identificarsi con almeno uno degli episodi descritti. Un libro sulle donne e per le donne, ma anche per tutti quegli uomini che vorranno meglio comprendere questo complesso e affascinante mondo femminile. Dallo stalking, al manipolatore affettivo narcisista, dall’eterno Peter Pan ai rapporti ’intermittenti’ che riflettono un’incapacità generale nel costruire legami sentimentali autentici e duraturi.  Diviso in due parti, a conclusione della storia, un breve apparato saggistico analizza le nuove psicopatologie, le numerose forme di violenza e il ruolo della donna che appare, ancora oggi, fragile e opaco. La seconda parte della serata offrirà al pubblico presente una staffetta poetico letteraria con la partecipazione di alcuni autori de Il Raggio Verde: Maria Neve Arcuti, Tiziana Buccarella, Bruna Caroli, Lidia Caputo, Valeria Coi, Tina Rizzo De Giovanni, Anna Maria De Luca, Salvatore Giannuzzi, Attilio Palma, Francesco Pasca, Corrado Vecchio. Voci diverse che si alterneranno tra prosa e poesia per parlare dell’amore come dono, del dolore, di dignità e rispetto per la vita. La violenza può essere contrastata solo promuovendo la cultura del rispetto e dell’amore, un rapporto paritario tra i generi, regolato dal dialogo e dal confronto, l’educazione dal basso insegnando ai nostri figli il rispetto dell’altro così come delle differenze e il riconoscimento della dignità e del valore dell’amore che non è mai possesso, prevaricazione. È fondamentale interrompere l’isolamento in cui si vengono a trovare le vittime e annullare il silenzio che sovrasta la violenza in tutte le sue forme – fisica, verbale, psicologica - a partire da quella insospettabile che avviene tra le pareti domestiche il luogo che dovrebbe essere sinonimo di protezione e rispetto della dignità personale. Abbattere la barriera del silenzio e collaborare per creare una rete solidale perché le vittime non si sentano sole e si possa arrivare alla radice del problema che nasce e si alimenta nell’arretratezza culturale e nel pregiudizio resistente di una società razzista e ancora patriarcale.