Tredicesima giornata, il Lecce ha ottenuto un importante pareggio al Bentegodi, un punto che vale tanto nello scontro diretto contro gli scaligeri, ed ora fari puntati sul Via del Mare dove si avvicina la sfida con il Bologna. I rossoblù, sotto la guida del bravo Thiago Motta, puntano in alto e la classifica lo sottolinea con il sesto posto a 21 punti. Affronteremo una compagine quadrata, dall’antico blasone, vera rivelazione del campionato. Nel duttile 4-2-3-1 del tecnico spiccano Ferguson, Posch, Orsolini (out?), Freuler e soprattutto il talentuoso attaccante Zirkzee. Si preannuncia una partita da seguire dove il Lecce deve provare a ritrovare la vittoria che ormai manca dalla 5° giornata.

La tredicesima giornata, dicevamo, ha visto anche l’esordio di Francesco Camarda nel Milan, che a soli 15 anni è il più giovane debuttante in serie A, su tutti i campi si è giocato con la striscia rossa dipinta sul volto, altrove l’Italia di Sinner trionfava in Davis Cup, questo è il bello dello sport. Contro il Verona abbiamo visto un Lecce altalenante, Falcone ci ha messo le mani o la pezza più volte, su Ngonge, Duda e compagni. Gli errori di palleggio in difesa, che hanno innescato la rete del pareggio di Ngonge al 41’, sono abbastanza evidenti. Lo ribadiamo ancora, le partite non si possono vincere solo con delle ripartenze in contropiede che favoriscono delle pericolose verticalizzazioni o qualche cross dalle fasce.

Il gioco, la manovra, le triangolazioni, il fraseggio si costruiscono da dietro e da centrocampo, da questo punto di vista forse il Verona avrebbe meritato qualcosa in più. Un loro regalo in difesa ha favorito la potente stoccata del vantaggio da 25 metri di Oudin al 30’. Banda ha fallito la rete del possibile raddoppio prima del pareggio dei gialloblù. Il ritrovato Gonzalez ci ha illuso al 69’ con la rete del nuovo vantaggio, ma il solito Djuric di testa al 77’ ha messo il sigillo sul definitivo pareggio. Partita nervosa, più fisica che tecnica, a tratti sotto la pioggia, ma ottima per il risultato dei giallorossi. Ci vuole qualcosa in più per vincere le partite, l’impressione che ci si affidi troppo alle occasioni favorevoli, agli episodi, alle ripartenze dei singoli non ci entusiasma.

Così si continuano a perdere punti che con maggiore determinazione e azione di gioco potrebbero farci comodo. Contro il Bologna la sfida tra due filosofie di gioco sarà molto interessante, la partita ci riserverà delle sorprese, speriamo piacevoli per i giallorossi. A questo punto della stagione bisogna tirare fuori il meglio, il rientro di Ramadani, e si spera di almeno uno tra Kaba e Almqvist, darà maggiori opportunità di scelta a mister D’Aversa. Nelle prossime tre partite (Bologna, Empoli, Frosinone) forse ci giochiamo una fetta importante di salvezza. 

Stefano Bonatesta