Il Lecce torna finalmente al successo al “Via del Mare”, una vittoria importante, che mancava da tempo, contro il buon Frosinone ci regala per Natale tre punti pesanti, e adesso con coraggio all’arrembaggio a San Siro. Il Lecce non ha nulla da perdere contro l’Inter travolgente, affrontiamoli a viso aperto, senza attendere i possibili contropiedi, proviamoci anche con due punte in attacco, una squadra di carattere come quella giallorossa può concedersi un assalto senza il timore di pregiudicare la buona classifica, dietro in molte arrancano. Ovviamente scherziamo un po’, ci penserà mister D’Aversa a preparare al meglio la partita prenatalizia.
Contro l’Inter a San Siro non ci sono presentazioni di sorta. La capolista viaggia spedita, per ora, verso traguardi importanti, il Lecce è una squadra di carattere che ha dimostrato di non avere nessun timore reverenziale per le grandi. Possiamo colpire chiunque se in giornata. L’allenatore nerazzurro, Inzaghi, sta facendo un ottimo lavoro con i suoi. La coppia d’attacco Lautaro-Thuram è a tratti incontenibile. Comunque vada, speriamo di vedere una partita spettacolare. Al “Via del Mare” il Lecce si è costruito una vittoria pesante, la quarta in campionato, in vantaggio con la pregevole girata di Piccoli all’11 su passaggio dell’inesauribile Banda, raggiunto al 33’ su rigore trasformato da Kaio Jorge, agguanta il successo con la stoccata dalla distanza di Ramadani all’89’.
In entrambe le reti giallorosse il portiere Turati non è esente da imperfezioni, per onestà di cronaca. Gara vivace, aperta, finita nel migliore dei modi. Un elogio per Piccoli e Banda, due giocatori volitivi che hanno voglia di emergere, mentre Strefezza, tornato titolare e capitano per l’occasione, pur essendo tecnicamente il migliore tra i suoi, non emerge per grinta in un calcio sempre più agonistico. Bene tutti gli altri giallorossi chiamati in causa dal tecnico. La strada tracciata è quella giusta verso la salvezza.
Un tifoso ci ha ricordato che le sconfitte del Lecce sono poche (4), solo Inter, Juve e Bologna ne hanno di meno, questo dimostra quanto mister D’Aversa ha detto indirettamente. Ci sono rose costruite per vincere, altre per non perdere, il Lecce è una di queste. La società non può fare molto di più per ora, ma potrebbe anche essere una strategia da vecchi conoscitori del calcio, che gira e rigira finisce sempre con un buon risultato di chi ne perde di meno, ma se ci aggiungiamo le vittorie…
Stefano Bonatesta