Un libro che canta la possibilità per l’uomo di compiere l’incredibile. Si chiama Per fede essi chiusero le fauci dei leoni la nuova silloge poetica di Eleonora Nitti Capone (Italic Pequod) poetessa salentina classe 1998. Il libro sarà presentato venerdì 29 dicembre alle 20.30 al Fondo Verri di Lecce. La serata vedrà la voce recitante dell’autrice accompagnata dai fiati di Emanuele Coluccia, l’oud di Samuel Mele e il tar di Cristiano Casarano. «La poesia nasce soltanto come un fiore spontaneo nel campo, per questo il mio sforzo sarà soltanto farmi terra di campo» spiega l’autrice. La poesia di Eleonora Nitti Capone si configura come un canto profondo di ricerca interna, come una dichiarazione di tentativo di servitù ad uno scopo più alto all’interno del quale il parlante scompare nel servire la parola. Se la poesia nascerà come nasce un fiore spontaneo nel campo, il poeta dovrà soltanto occuparsi di farsi terra di campo, in un’immagine di umiltà e di grande altezza. Esiste un luogo interno all’uomo nel quale egli può entrare in contatto con un riferimento più alto e più grande di sé stesso, una fede in un senso vasto del termine, ed attraverso questo contatto può diventare capace di compiere ciò che altrimenti mai avrebbe creduto e mai avrebbe potuto, come, nella citazione biblica, chiudere a mani nude le fauci aperte dei leoni, oppure qualcosa di molto più grande ancora. La dimensione pronunciata della parola poetica è sempre stata centrale nel percorso artistico di Nitti Capone che da qualche anno ormai propone spettacoli di poesia e musica nei quali l’obiettivo è un’esperienza di autenticità attraverso l’evocazione della parola pronunciata ed ascoltata.